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La reputazione dell’Italia più forte del futuro del Pnrr | L’analisi di Claudio Cerasa

Blackstone investe soprattutto in Italia. A commentare la “notizia clamorosa” è il direttore del Foglio, Claudio Cerasa. «L’Italia, il suo stato di salute, la sua percezione fuori dai nostri confini e una caratteristica imprevista del nostro tessuto economico: la sua inaspettata attrattività» scrive Cerasa «è che Blackstone, una delle società finanziarie più importanti del mondo, ha scelto l’Italia come Paese, tra quelli Ue, in cui investire di più. In questo momento, come riportato da un report consultato dal Foglio, Blackstone in Italia ha investimenti in equity pari a 15 miliardi di dollari e la ragione per cui il fondo americano in questi anni ha scelto di investire massicciamente nel nostro paese è tanto semplice quanto controintuitiva. Pur essendo tradizionalmente instabile, l’Italia, in un contesto europeo divenuto improvvisamente instabile, è un paese divenuto in Europa un sorprendente modello di stabilità».

«È un paese stabile, che trasmette fiducia, anche quando le maggioranze sono deboli, perché grazie al detestato trasformismo il Parlamento italiano è diventato un modello unico nell’esercizio della cultura del compromesso. È un paese stabile, che trasmette fiducia, anche grazie al numero notevole di riforme strutturali fatte negli ultimi anni, con le quali l’Italia può osservare con distacco i paesi che litigano per la riforma delle pensioni e la riforma del mercato del lavoro. Ed è un paese oggi più che mai stabile anche grazie a una maggioranza che nei suoi primi mesi di vita non ha offerto ai mercati e agli investitori alcuna ragione per considerare a rischio la reputazione del paese. Grazie a un’attenzione al debito superiore alle attese, a un tessuto produttivo più vivace rispetto a ogni previsione e a una crescita superiore alle attese».

Secondo Il Foglio, che ha sentito il numero uno di Blackstone in Italia, Andrea Valeri, il sentimento diffuso nella comunità finanziaria è che «la reputazione del nostro paese oggi prescinde da quello che sarà il futuro del Pnrr. Più il Pnrr verrà implementato e più l’Italia starà meglio. Ma la salute dell’Italia oggi è un fatto che prescinde dal Pnrr. È un fatto che dipende dall’attenzione al debito, alla crescita e alla presenza di un quadro regolatorio stabile».

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