La Cina alzerà l’età pensionabile per la prima volta dal 1978 per far fronte al forte invecchiamento della popolazione che rischia di erodere la forza lavoro del colosso asiatico.
Pechino, secondo quanto riporta il quotidiano Financial Times, estenderà gradualmente nell’arco di 15 anni l’età di ritiro degli uomini da 60 a 63 anni, per le donne che svolgono lavori impiegatizi da 55 a 58 anni e per le donne che svolgono lavori operai da 50 a 55 anni.
Le misure sono state approvate oggi dalla commissione permanente del parlamento cinese ed entreranno in vigore a partire da gennaio.
Una riforma, quella cinese che è dettata – secondo gli analisti – dal calo del tasso di natalità che sta facendo salire il numero di pensionati rispetto alla popolazione in età lavorativa.
Nel 2023 la popolazione del paese è diminuita per il secondo anno consecutivo, attestandosi a 1,4 miliardi, poiché i decessi hanno superato le nascite di 2 milioni.