Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

[I dati] Il ricalcolo del PNRR premia l’Italia con 140 milioni in più, Belgio e Olanda tra i più penalizzati

L’atteso ricalcolo dell’Unione europea delle sovvenzioni destinate ai 27 nell’ambito del Recovery Plan non porta danni all’Italia ma, anzi, arricchisce il pacchetto di risorse di circa 140 milioni di euro.

La somma totale dei ‘grants’ su cui potrà fare affidamento il governo passa così dai poco più di 68,96 miliardi previsti al via libera al Next Generation Ue ai 69,041 miliardi emersi dopo l’aggiornamento. Cifra che non potrà più cambiare.

Soldi in Italia vincolati alla crescita del PIL

Roma, così, può sorridere ma il bicchiere non è interamente pieno: il ricalcolo di Bruxelles dipende infatti dalla crescita reale del Pil nel 2020 e da quella aggregata del 2020-2021. Crescita che non è stata superiore ma leggermente inferiore alle attese. In termini percentuali i poco più di 140 milioni che arriveranno nell’ambito del Pnrr valgono lo 0%. Situazione analoga emerge anche per Irlanda o Cipro.

Le sovvenzioni in più

Sono invece solo cinque i Paesi che potranno contare su una nutrita fetta di sovvenzioni in più: Spagna, Germania, Austria, Portogallo e Repubblica Ceca. Madrid, in particolare, passa dai 65,36 miliardi previsti ai 77,23 ricalcolati a fine giugno e si conferma al primo posto tra i 27 per le sovvenzioni europee assegnate. Berlino, che poteva contare su 25,57 miliardi, vede il suo tesoretto aumentare a poco più di 28 miliardi. Notevole anche il salto dei ‘grants’ per il Portogallo, passato dai 13,9 miliardi assegnati nel 2020 ai 15,54 post-ricalcolo.

I Paesi con il taglio dei fondi

Tanti Paesi membri, complice un’economia in crescita meglio del previsto, avranno come effetto collaterale il taglio dei fondi. Il Belgio vede un calo del 24% delle sovvenzioni, passando da 5,9 miliardi a 4,5. Seguono Olanda, che perde il 21% delle sovvenzioni (da 5,9 miliardi a 4,7), Ungheria (-19% circa) e Romania (-15%).

L’Italia, nel frattempo, ha inviato la richiesta per la seconda tranche di pagamenti, che plausibilmente non verrà accordata da Bruxelles prima di settembre. La Commissione potrebbe prendersi infatti circa due mesi – complice anche le ferie – per valutare la performance di Roma, sulla quale tuttavia Mario Draghi non ha dubbi. “Abbiamo raggiunto tutti i 45 obiettivi del primo semestre”, ha sottolineato il presidente del Consiglio. Complessivamente sono 191 i miliardi che, tra sovvenzioni e prestiti, l’Italia potrà avere dal Next Generation Ue. 

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.