È quanto emerge dalla ricerca “After the Interval- dopo l’intervallo” svolta fra il 27 maggio e il 19 giugno scorsi i cui promotori sono stati il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in partnership con la società inglese Indigo e in collaborazione con Assomusica e Agis. Alla ricerca hanno preso parte anche soggetti aderenti a KeepOn LIVE – Associazione di Categoria Live Club e Festival italiani e alla neocostituita ATIP, l’associazione dei teatri privati italiani.
La ricerca – a cura di Katy Raines cofondatrice e partner www.indigo-ltd.com – nasce in Inghilterra a 3 settimane e mezza dall’inizio del lockdown quando tutte le istituzioni culturali del Paese avevano sospeso l’attività. Indigo mette gratuitamente a loro disposizione un sondaggio per la raccolta di informazioni di base sul pubblico. Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia si attiva per verificare la fattibilità di una ricerca simile in Italia, nella convinzione che conoscere il sentiment del pubblico in un momento tanto delicato e “senza precedenti”, possa offrire un significativo contributo alle scelte operative dei prossimi mesi. Si considera inoltre interessante confrontare i risultati fra le due diverse realtà nazionali.
La versione italiana della ricerca è stata curata dal direttore organizzativo dello Stabile Stefano Curti con la collaborazione del consigliere di Assomusica e managing director del Live Club di Milano Fulvio De Rosa. I risultati – analizzabili nel dettaglio nel report allegato – evidenziano alcune linee fondamentali: si respira innanzitutto un generale maggiore ottimismo rispetto all’Inghilterra.
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