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Arte e cultura: le nuove mostre a partire da questa settimana

Burri e Giacomelli, ma anche Penone, Hirst e Niki de Saint Phalle sono alcuni tra i principali protagonisti delle mostre di questa settimana. 

Firenze

Si intitola “Alberi in versi” la mostra di Giuseppe Penone ispirata alla simbologia vegetale di un celebre verso del Paradiso nella Divina Commedia e in programma dal 6 luglio al 3 ottobre alla Galleria degli Uffizi. Sculture, installazioni, disegni e incisioni, per un totale di circa 30 opere, sono disseminati lungo le sale del museo per rendere omaggio ai 700 anni dalla morte di Dante e per esplorare al tempo stesso il tema dell’albero, centrale nella ricerca artistica di Penone, da lui considerato archetipo della scultura e insieme materia viva. 

Capalbio

Più di 100 opere, tra sculture, disegni, video, fotografie comprese tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, alcune delle quali inedite e mai presentate al pubblico: è la mostra “Il luogo dei sogni: Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle”, a Capalbio dal 9 luglio al 3 novembre. Curata da Lucia Pesatane, la mostra è allestita in due luoghi: a Palazzo Collacchioni, in cui si ripercorre la storia del Giardino dei Tarocchi, dalla fine degli anni Settanta a oggi attraverso foto, video, sculture, maquettes, collages, e alla Galleria Il Frantoio, dove sono esposti alcuni lavori storici, tra cui gli assemblages degli anni ’60, maquettes in creta cruda preliminari alla realizzazione del Giardino e inediti video di archivio. 

Senigallia

Palazzo del Duca ospita dal 1° luglio al 26 settembre la mostra itinerante “Giacomelli / Burri. Fotografia e immaginario materico”, a cura di Marco Pierini: il percorso racconta le vicende artistiche e umane che hanno legato i due grandi artisti del ‘900 attraverso un corposo nucleo di fotografie dedicate da Mario Giacomelli ad Alberto Burri. Le fotografie di Giacomelli sono accostate ad alcune opere grafiche di Burri, come la serie Combustioni 1965, Cretti 1971, e ancora, Sacchi, Combustioni su carta e legno, un prezioso Cretto bianco. Dopo Senigallia, la mostra approderà a Roma e poi a Città di Castello.

Roma

Ci sono anche opere del progetto “Treasures from the Wreck of the Unbelievable”, con reperti scultorei recuperati da un naufragio immaginario al largo della costa dell’Africa orientale, tra i lavori esposti nella mostra di Damien Hirst dal titolo “Forgiving and Forgetting” alla Gagosian Gallery dal 6 luglio al 23 ottobre. In concomitanza con l’altra mostra capitolina di Hirst alla Galleria Borghese, questa esposizione presenta anche gli ultimi dipinti della serie “Reverence Paintings”, nei quali si evidenzia il legame tra l’artista e il colore. Al Gaggenau DesignElementi dal 5 luglio al 12 novembre “Fiori invisibili”, la mostra del duo TTOZOI a cura di Sabino Maria Frassà. Nel percorso sono esposte opere d’arte realizzate a partire da materie organiche (farine, acqua e pigmenti naturali) nelle quali il procedimento creativo è determinato dalla muffa, a emblema della natura come straordinaria forza di creazione (e anche di morte) che si auto manifesta.

Piacenza

Alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi dal 4 luglio al 9 gennaio 2022 la mostra “Klimt e i maestri segreti della Ricci Oddi”, curata da Elena Pontiggia: partendo dal “Ritratto di signora” di Gustav Klimt – recentemente riesposto a seguito del ritrovamento – e dal suo “Ritratto di vecchio” (1917), esposto solo una volta prima d’ora, il percorso presenta opere di Carlo Carrà, Felice Casorati, Pietro Marussig, Arturo Tosi e Gianfilippo Usellini, a definire gli intenti che negli anni animarono il collezionista Giuseppe Ricci Oddi.

Perugia

Propone un interessante dialogo fra le opere della Galleria Nazionale dell’Umbria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia la mostra “#Incursioni”, dal 7 luglio al 14 novembre a Palazzo Baldeschi al Corso (a cura di Carla Scagliosi): esposte 20 opere, tra dipinti e disegni, provenienti dalle raccolte della Galleria Nazionale dell’Umbria, che offrono un focus su alcuni aspetti e protagonisti della pittura del Seicento, con alcuni sconfinamenti nel Settecento e nel Barocco romano.

Bolzano

Dal 7 al 15 luglio al Centro Trevi “Posso dirti la verità?”, a cura di Roberta Melasecca, quarta tappa del progetto On stage di Manuel Canelles. Nel progetto Canelles affronta la tematica della messa in scena, della narrazione, del confine sottile e ambiguo tra rappresentazione e realtà e, attraverso una stratificazione di processi drammaturgici, sviluppa i concetti dell’illusione, del condizionamento e della manipolazione.

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