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Giuseppe Ippolito (Direttore Scientifico Spallanzani): «Il sistema a colori funziona se applicato con rigore»

«Il sistema a colori funziona e dà risultati se attuato con rigore. Vaccinare in fretta è l’unica soluzione». Lo afferma il direttore scientifico dell’Istituto per le malattie infettive Spallanzani e membro del Cts, Giuseppe Ippolito intervistato da Margherita De Bac per il Corriere della Sera.

Il Comitato tecnico scientifico, di cui lei fa parte, già il 4 febbraio ha espresso un parere sfavorevole alla ripresa dello sci. Siete sorpresi che la decisione di negarla sia arrivata sul filo di lana? «Un parere del Cts e un’ordinanza del ministro si sono espressi sull’argomento. Non troverei serio aggiungere altro, tantomeno valutazioni personali. Tutto quello che va detto da tecnici è scritto sul verbale della riunione del 4 febbraio che verrà pubblicato 45 giorni dopo».

Raccoglie alla lettera l’assist del premier Draghi («Parlate solo quando avete qualcosa da comunicare»), Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani. C’è chi invoca un lockdown per uscire fuori da questo stallo. Esistono le condizioni epidemiche per attuarlo? «La mia opinione, a quanto vedo non molto condivisa, è che noi esperti o presunti tali dovremmo astenerci dall’esprimere pubblicamente punti di vista personali sugli argomenti intorno ai quali ci vengono richiesti pareri tecnici da parte delle autorità politiche, per elementare rispetto istituzionale nei confronti di chi ci chiede questi pareri ed è chiamato a prendere decisioni su materie che impattano pesantemente sulla vita e il lavoro delle persone».

Le varianti possono condizionare pesantemente le strategie anti Covid, imponendo iniziative drastiche? «Le misure di contenimento richieste dalle varianti sono le stesse del virus originario, ma se è vero, come sembra, che alcune di queste mutazioni sono caratterizzate da maggiore contagiosità, sarà necessaria allora un’attenzione ancora più scrupolosa nell’attenersi alle misure di contenimento».

Il sistema a colori funziona o ha dato risultati deludenti? «L’esempio della Gran Bretagna, dove con l’imposizione di una “zona rossa” all’intera nazione il numero dei contagi è rapidamente calato, ci dice che il sistema in essere nel nostro Paese, che gradua le misure nei territori in base alla situazione epidemiologica, può funzionare, anche perché consente (lo si sta facendo in Umbria e Alto Adige, per esempio) l’istituzione su specifiche porzioni del territorio di misure di contenimento ulteriormente restrittive rispetto a quelle nazionali».

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