”Saremo di fronte a un Big bang per un settore strategico del Paese, passiamo dalla carta al digitale, una piccola ma essenziale rivoluzione”.

Lo assicura Giuseppe Busia, presidente di Anac, in un’intervista al ‘Sole 24 Ore’, a proposito della digitalizzazione degli appalti a partire dal 1° gennaio.

”Abbiamo predisposto le piattaforme e percorso tutti i passaggi tecnici anche coordinandoci con Agid e tutte le altre istituzioni per consentire alle stazioni appaltanti di interconnettersi”, spiega Busia assicurando che Anac è pronta.

La digitalizzazione dei contratti ”è parte essenziale del Pnrr”, precisa il presidente Anac, ed è ”una delle richieste chiave da parte dell’Ue”.

”Ora ci aspetta l’ultimo miglio e ci auguriamo che i Comuni e gli altri soggetti non manchino la data del 31 dicembre, che sarà un vero e proprio switch off”, sottolinea Busia, che comunque ritiene improbabile l’eventualità di una proroga a causa di rallentamenti.

”E comunque bisogna evitarla”, perché sulla data del 31 dicembre ”ci siamo impegnati con l’Europa”.

Quanto ai benefici, ”le stazioni appaltanti non dovranno più comunicarci i dati come in passato, evitando pure rischi di sanzioni per comunicazioni tardive”.

Per quanto riguarda i privati, ”se un dato è già in possesso dell’amministrazione non serve ripresentarlo”.

Su possibili modifiche al Codice degli appalti, ”oltre a elementi minori che abbiamo già segnalato come quello dell’equo compenso, sarebbe bene introdurre maggiore trasparenza e concorrenza”, rimarca il presidente Anac, il quale specifica che ”se non c’è urgenza perché rinunciare a chiedere più preventivi per appalti fino a 5 milioni di importo?”.