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Paolo Gentiloni (commissario Ue all’Economia):«Le multinazionali pagheranno la propria parte»

«Le caratteristiche principali dell’attuale sistema di tassazione sulle società risalgono a un secolo fa». Parla così Paolo Gentiloni, commissario Ue all’Economia, sulla Stampa. Gentiloni spiega al quotidiano perché la Global Tax rappresenta una sfida di civiltà, sostenendo che «oggi le conseguenze del Covid-19 creano una grande occasione per la riforma di questo sistema. Il costo della pandemia e della ricostruzione delle nostre economie sarà pari a migliaia di miliardi di euro. E tutti devono pagare la propria parte, a partire dalle multinazionali che hanno beneficiato dell’aumentata digitalizzazione nella stagione dei lockdown».

«Servono risorse aggiuntive anche per finanziare riforme e investimenti legati alla transizione climatica. La crisi è dunque un’opportunità per cambiare. Ma l’impatto non sarebbe stato sufficiente per avviare la riforma della tassazione globale senza la posizione assunta dagli Stati Uniti. L’impegno risoluto e costruttivo di Washington, espresso da Janet Yellen al G7 di Londra e in altre discussioni svoltesi virtualmente negli ultimi mesi, è stato una boccata d’aria fresca dopo l’ostruzionismo dell’amministrazione Trump».

«Si tratta di uno dei segnali più evidenti e positivi del ritorno degli Stati Uniti a una visione multilaterale. L’accordo del G7 riguarda innanzitutto la nuova ripartizione delle tasse pagate dalle multinazionali più grandi e redditizie al mondo. Queste imprese pagheranno le imposte nel luogo in cui sono realizzati i loro profitti. E non più solo nel luogo in cui hanno stabilito le proprie sedi. Il G7 ha convenuto che ciascun Paese dovrà essere in grado di tassare almeno il 20% dei profitti (eccedenti un margine del 10%), generati da attività svolte nei propri confini nazionali».

«Per quanto riguarda l’imposta minima globale per le imprese, l’accordo raggiunto è su un’aliquota effettiva di almeno il 15 % in ciascun Paese. Secondo Gentiloni, bisogna mettere fine alla corsa al ribasso nella tassazione delle società. Una corsa che molti Paesi stanno conducendo da troppo tempo, con pochissimi vincitori, ma diversi miliardi di perdenti. Un obiettivo storico,» conclude Gentiloni, «per il quale vale la pena lottare».

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