“L’inflazione e l’aumento dei costi di energia e materie prime sono fenomeni cui non eravamo più abituati, come l’incremento dei tassi d’interesse che le banche centrali hanno iniziato a effettuare per raffreddare la crescita dei prezzi”.
Lo afferma il segretario generale della Uilca, Fulvio Furlan, commentando l’analisi sui risultati delle banche nel primo semestre dell’anno. “Uno scenario – aggiunge – che comporta il rischio di forti impatti negativi per famiglie e imprese”.
Furlan affronta anche il tema della gestione di eventuali nuovi crediti deteriorati.
“Servono garanzie – prosegue – per come sono effettuate tali lavorazioni, che non devono essere oggetto di esternalizzazione da parte delle banche, con una mera logica di taglio dei costi, e in ogni caso devono restare nel settore, con l’applicazione del contratto del credito alle lavoratrici e ai lavoratori che le svolgono”.