Per uscire dal braccio di ferro sul blocco dei licenziamenti bisogna guardare «alla realtà dei numeri: i dati che abbiamo dicono che i lavoratori in cassa integrazione ordinaria sono più o meno 480 mila. Analizziamo questo universo e vediamo quali sono i settori più in crisi e interveniamo su questi». È quanto afferma in un’intervista al Corriere della Sera il sottosegretario all’Economia e dirigente di punta della Lega, Claudio Durigon.
Si tratta sicuramente del «comparto del tessile e della moda», dove «abbiamo 140 mila lavoratori in cassa» sottolinea, «Settori come questi e il calzaturiero hanno bisogno di una proroga del blocco dei licenziamenti. Parliamo quindi di una proroga selettiva. Valutare le attività più in crisi è importante per gestire questa fase. Per queste attività prolunghiamo il blocco mentre lasciamo liberi tutti gli altri settori, molti dei quali sono in forte ripresa e non credo proprio che licenzieranno, ma semmai assumeranno».
«Però bisogna restituire il mercato del lavoro alle sue dinamiche e allo stesso tempo mettere in campo una robusta riforma degli ammortizzatori sociali», insiste Durigon, sottolineando che bisogna prendere «i dati dell’Inps sulla cassa integrazione» e fare «una norma che proroga il blocco quando i livelli di Cig superano una certa quota dei dipendenti di un settore. Potrebbe essere il 30%, ma anche meno. Voglio dire che il criterio è a portata di mano. Poi sarà il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a fare le valutazioni più opportune», commenta ancora Durigon.