“La sfilata per noi è insostituibile! Come fai?! Sarebbe come fare un piatto di spaghetti al pomodoro digitale… Per l’alta moda abbiamo fatto uno show virtuale, ma non ci ha emozionato come gli altri reali…”. È quanto affermano Domenico Dolce e Stefano Gabbana in una intervista a MFF.
D.: Cosa vi da in più una sfilata con modelli e pubblico?
R.: Il contatto umano. Anche se oggi c’è il distanziamento e rispettiamo tutte le regole! Abbiamo riflettuto molto durante il lockdown. Ci rendiamo sempre più conto che il nostro brand appartiene al pubblico. Vive attraverso le persone che ci indossano. E magari ci seguono e ci amano.
D.: Che moda sentite nascere dopo la crisi del coronavirus?
R.: Lo stile di un uomo che ama la vita! Pensata senza paura. Anzi, capendo che proprio questo è il momento per guardare avanti! Per sperimentare. Anche se l’anno sarà economicamente difficilissimo. Guai a fermarsi.
D.: Da dove vi viene più voglia di andare avanti?
R.: Dall’amore per l’Italia. Questo è il Paese più bello del mondo. E ora, nella nostra idea di Dolce vita abbiamo capito che non si può dimenticare la scienza e la ricerca. Dalla guerra del golfo alle torri gemelle di disastri ne abbiamo visti e ne vedremo… Basta rimboccarsi le maniche…
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