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Così l’Onu è finita ai margini | L’analisi di Paolo Valentino

Sul Corriere della Sera Paolo Valentino sostiene che è giunta l’ora di riformare l’Onu.

Senza cambiamenti – afferma – rischia di essere inefficace.

Ieri erano 79 anni dall’entrata in vigore della Carta di San Francisco, lo statuto dell’organizzazione adottato nella città californiana nel 1945.

Sarà stata solo una coincidenza dettata dall’agenda, ma il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, la giornata dell’anniversario l’ha trascorsa a Kazan, al vertice dei Brics, accolto da Vladimir Putin, il presidente russo che ha ordinato l’invasione di un Paese sovrano, l’Ucraina, in aperta violazione dei principi di cui le Nazione Unite sono garanti e custodi.

Di più, Putin è oggetto di un mandato di arresto della Corte penale internazionale, anch’essa parte del sistema onusiano.

Questo non vuol dire che Guterres possa o debba snobbare, tantomeno ignorare un’organizzazione come i Brics, di cui sono parte due membri permanenti del Consiglio di Sicurezza (Cina e Russia) e che mette insieme quasi la metà della popolazione mondiale.

Ma andare in Tatarstan, certificando in tal modo il successo propagandistico del capo del Cremlino, sapendo già che non avrebbe portato a casa nulla (una frase, un rigo appena) segnala quantomeno totale assenza di sensibilità politica.

Certo, sulla crisi ucraina sono stati i ripetuti veti, opposti da Cina e Russia in Consiglio di sicurezza, a vulcanizzare l’Onu e a minarne la residua credibilità.

Ma Guterres non ha mai saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo, a parte ripetere un po’ ambiguamente come ha fatto ieri che «c’è bisogno di una pace giusta».

Anche su Gaza, il segretario generale è apparso inadeguato: incerto, reticente, inopportuno a cominciare da quando, subito dopo il massacro di Hamas, dichiarò che «non era accaduto in un vuoto».

Sbaglieremmo però a fare del segretario generale, pure senza qualità come quello attuale, il capro espiatorio della paralisi e dell’inettitudine dell’Onu.

Il problema è strutturale: le Nazioni Unite non rappresentano più il mondo.

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