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Piero Cipollone (vicedirettore generale Banca d’Italia): «Il tetto sul contante è una scelta politica, lo standard Ue forse può essere utile»

«Se il Governo ha deciso di alzare il tetto al contante si tratta di una scelta politica, abbiamo però qualche evidenza che ciò potrebbe essere connesso con fenomeni di cui si discute spesso». Lo ha affermato Piero Cipollone, vicedirettore generale Banca d’Italia, durante la conferenza plenaria di apertura de Il Salone Dei Pagamenti “Payvolution” 2022. «A ogni modo il nostro compito è delimitato al fornire contante affidabile. C’è una tale varietà di posizioni che forse può essere utile avere uno standard europeo».

«Le banche centrali hanno il compito di favorire tutti i tipi di pagamenti per i cittadini e la prima responsabilità consiste nel fornire strumenti efficaci, sicuri e affidabili. Non è compito nostro decidere le preferenze dei cittadini, bensì è importante cercare di accomodare la domanda dei cittadini», ha detto.

«Ci stiamo muovendo verso un mondo che sarà sempre più digitale. La moneta della Banca centrale ha sempre avuto un po’ il ruolo di ancora del sistema finanziario, è l’ultimo strumento tramite cui i cittadini possono esser certi di scambiare una moneta della Banca centrale con una moneta banca commerciale con tranquillità e sicurezza. Che ne sarà di questa funzione quando ci muoveremo esclusivamente sul mondo digitale? Abbiamo bisogno di una funzione per una moneta Banca centrale per un mondo digitale. Per mantenere il ruolo quale ancora del sistema monetario e per garantire all’impianto che abbiamo oggi di esserci anche nel futuro», ha proseguito Cipollone.

Circa la regolamentazione delle criptovalute a livello Europeo, per il vicedirettore della Banca d’Italia «bisogna trovare un approccio mirato per lo sviluppo completo di una regolamentazione nell’Ue. L’industria conosce bene il problema, il trasferimento di valore da un punto a un altro del sistema coinvolge una pluralità di soggetti che spesso non sono neppure legati da legami reali e legali: è la tecnologia che li tiene insieme. Bisogna sviluppare regolazione che rifletta le caratteristiche dell’Eurosistema; in parte lo abbiamo fatto con nuovo regolamento MiCa che permette a regolatore di guardare a tutta la filiera».

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