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Innocenzo Cipolletta (presidente Confindustria Cultura): «Inflazione da mercati chiusi»

La rapida ripresa post-Covid ha generato inflazione. Lo spiega economista e presidente Confindustria Cultura, Innocenzo Cipolletta, sottolineando che è stato «un periodo in cui sono state smantellate molte attività che hanno poi trovato difficoltà a riprendere rapidamente».

«Sono piccoli e grandi colli di bottiglia riemersi a causa della lunghezza della stasi. È come un corpo umano che, se tenuto fermo a letto per molto tempo, poi fatica a recuperare le sue funzioni e necessita di fisioterapia e altre cure», scrive su InPiù.net.

«Presumibilmente questi colli di bottiglia scompariranno nei prossimi trimestri, ma il mondo dopo pandemia sarà diverso da quello di prima. Noi veniamo da una lunga stagione di mercati internazionali aperti e integrati che ha favorito una forte riduzione dell’inflazione per la sovrabbondanza dell’offerta di beni e servizi».

«Oggi, con le tensioni politiche e militari tra USA, Cina e Russia, con la paura di essere derubati dai cinesi, con la voglia dei cinesi di tornare ad un’economia programmata invece che di mercato e con i processi di separazione tecnologica perseguiti dall’Occidente. È probabile che in futuro avremo ancora nuovi colli di bottiglia e nuova inflazione, tanto più che le misure per la sostenibilità ambientale porteranno nuovi costi su imprese e famiglie. Sarebbe opportuno tornare alle aperture dei mercati che possono frenare i processi inflazionistici, ma ormai questa è una questione politica e non economica».

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