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Aldo Cazzullo (Corriere della Sera): «Meglio dei vaccini finora non c’è nulla»

Tra vaccini e Green pass, in molti si sono trovati a confondere la casualità della vita umana con una sorta di piano segreto prestabilito dai «potenti che governano il mondo» – la politica, i giornalisti, le élite degli intellettuali.

«Gli uomini amano pensare che la loro vicenda non sia legata al Caso, bensì a un Piano», inizia così la riflessione di Aldo Cazzullo, che cita Umberto Eco e il Pendolo di Foucault. «Ovviamente il Piano non esiste, ma gli uomini vi credono al punto da uniformare al Piano le proprie azioni e le proprie opinioni».

«Tale attitudine» scrive Cazzullo sul Corriere della Sera «è sempre esistita, ma ha trovato ora un formidabile moltiplicatore: la Rete. Non a caso, il movimento che si oppone ai vaccini e al green pass è molto più forte sui social che nelle piazze. Molti tra noi sono convinti che esista una fascia della rappresentazione — in cui si muovono la politica, i media, gli intellettuali — e una fascia della realtà, dove si dicono le cose come stanno».

«Ovviamente è uno schema falso, ma alcuni politici e intellettuali hanno verificato quanta simpatia e quanto credito possa venir loro, se vi aderiscono. Ovviamente, la libertà di pensiero e di parola è sacra, e va sempre rispettata» sottolinea. «Ma più si è seri e autorevoli, più si dovrebbe esercitare questa libertà con rigore; a maggior ragione in una fase cruciale come questa. I Piani non sono riusciti neppure a dittatori, da Mao a Stalin, disposti a far morire milioni di persone pur di realizzarli».

«L’idea che oggi esista un Piano ordito da Merkel, Draghi e Biden per imporre un controllo sui corpi, ovviamente in combutta con Big Pharma, è in sé abbastanza ridicola. Il green pass non è la lettera scarlatta, non è il numero della Bestia. Semplicemente è il lasciapassare per interagire con gli altri, senza esporsi a pericoli e senza crearne. Poi ovviamente le garanzie non esistono, nessuno è al sicuro al cento per cento. Ma meglio dei vaccini finora non si è trovato nulla; e questa non è una teoria, è la realtà».

«Siamo tutti d’accordo: è durissima accettare che la vicenda umana sia in balìa del Caso, manifestatosi da ultimo con un virus che ha sconvolto i progetti, l’economia, le opportunità. Ma l’alternativa al Caso non è il Piano segreto dei potenti che governano il mondo. È la fiducia nella scienza, nel lavoro, nel progresso, nell’aiuto reciproco; che in questa circostanza hanno preso la forma prosaica di un’iniezione e di un certificato».

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