«È chiaro che in una fase come questa, il decreto punta a far si che l’appuntamento con il Pnrr debba rispondere anche a dei tempi stetti al fine di realizzare crescita e sviluppo produttivo ed occupazionale ma semplificazione deve essere sinonimo di efficienza, di efficacia, non potrà in alcun modo diventare assenza di regole e principi da rispettare». Lo ha detto Tiziana Bocchi, segretaria confederale della Uil, nel corso dell’audizione presso le commissioni riunite Affari costituzionali e Ambiente della Camera, nell’ambito dell’esame del decreto Semplificazioni.

«L’obiettivo comune dovrà essere lo sviluppo che deve incrociare la transizione ecologica, digitale, energetica, il tutto realizzato in termini di qualità e rispetto del lavoro, salute e sicurezza», ha aggiunto. «Per noi semplificare significa si velocizzare atti e procedure ma ribadiamo l’importanza di un’ulteriore attenzione a vari aspetti a partire dal rischio di infiltrazioni criminali».

Fondamentali saranno «la cultura e la responsabilità sociale, individuale e collettiva, capiamo la necessità di lavorare in tempi rapidi, ma la rapidità non deve portare ad un sistema deregolato. Per noi un elemento fondamentale è la partecipazione alla governance» ha concluso «noi riteniamo indispensabile che ci sia una partecipazione inclusiva per gli interessi socio-economici, noi chiediamo che il testo venga rivisto e si possa realizzare questa partecipazione attiva».