Un contesto dinamico e ad alta tecnologia è quello del settore MRO (Maintenance, Repair and Overhaul), ovvero l’industria che si occupa della manutenzione aeromobili per garantire sicurezza e affidabilità nelle operazioni aeree.
Un ruolo certamente non di poco conto, considerando le molteplici sfide affrontate dal comparto: necessità di massima sicurezza operativa, gestione efficiente delle risorse e dei tempi di fermo, evoluzione delle tecnologie aeronautiche e delle normative internazionali, solo per citarne alcune. Per questo, le aziende del settore devono dimostrare non solo competenza tecnica impeccabile, ma anche capacità di adattamento e innovazione costante.
In un contesto di questo tipo, si comprende bene l’importanza di operazioni in cui ogni dettaglio – dalle ispezioni ordinarie alle riparazioni straordinarie – riveste un ruolo cruciale per la sicurezza dei passeggeri e degli equipaggi. È richiesta, quindi, avanguardia nell’adozione di processi operativi avanzati e tecnologie innovative.
È questo l’obiettivo verso cui guarda Atitech con continua innovazione e adattamento alle mutevoli esigenze del settore. Un percorso lungo 35 anni che ha condotto verso una posizione di leadership quale principale MRO indipendente per la manutenzione aeronautica nel mercato EMEA.
Fin dalla nascita, avvenuta nel 1989, nel contesto di una delle prime crisi di Alitalia, Atitech ha saputo trasformare tali sfide in opportunità. Nel 2022 sono state acquisite le attività di manutenzione della compagnia aerea in amministrazione straordinaria, avviando un ulteriore percorso di crescita.
Oggi, con basi principali a Capodichino e Fiumicino, Atitech opera su poli tecnologici d’avanguardia, estesi su oltre 660.000 metri quadrati, con circa 1.500 tecnici altamente specializzati. Oltre alle 21 basi in Italia, Atitech ha presenza internazionale in dieci Paesi e fornisce servizi di manutenzione di linea a oltre 100 clienti in tutto il mondo. L’offerta spazia dalla manutenzione ordinaria e straordinaria in hangar alla manutenzione di linea direttamente negli scali aeroportuali, fino alle altrettanto cruciali attività di officina.
Come Presidente di Atitech, guardando al futuro assumo un impegno chiaro e ambizioso: recuperare e valorizzare il patrimonio delle professionalità che hanno operato nelle precedenti gestioni di Alitalia, riportando “in casa” tali competenze. L’obiettivo è creare nel Centro-Sud Italia un grande polo di manutenzione, competitivo a livello continentale, che possa servire sia l’aviazione civile che militare. Diamo valore, inoltre, agli aspetti della ricerca e dello sviluppo, collaborando anche con istituzioni accademiche come l’Università Federico II e l’Università Parthenope, oltre a finanziare una borsa di studio per il Master di II livello “Aviation Industry Management and Operations” dell’Università La Sapienza di Roma.
Nella specializzazione e nelle competenze vediamo, infatti, un pilastro fondamentale per la nostra azienda, per il settore e per il Paese: investiamo nel capitale umano, offriamo opportunità di assunzione a tempo indeterminato e nella nostra Accademy rilasciamo certificazioni sia per il personale interno che esterno.
Sicurezza nelle operazioni aeree, competenze e innovazione, quindi, ma senza trascurare l’aspetto della responsabilità d’impresa: l’impegno di Atitech si estende, infatti, al benessere delle comunità e alla tutela dell’ambiente. Da tre anni pubblichiamo un bilancio solidale certificato da Deloitte, investiamo in energie rinnovabili, riduciamo i consumi e promuoviamo iniziative sociali come la mensa solidale e il sostegno agli studi dei figli dei dipendenti. La nostra filosofia aziendale è chiara: non può esistere crescita senza responsabilità.