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Vincenzo Longobardi, presidente Confindustria Molise: “L’elettrico non decolla, bisogna puntare sugli olii naturali”

Il presidente di Confindustria Molise Vincenzo Longobardi è entrato nel merito della questione Gigafactory sottolineando l’esistenza di un’alternativa al “green” imposto dall’Europa.

“Il discorso sull’impianto di batterie a Termoli è a intermittenza – spiega -. Il mercato dell’elettrico non decolla, i volumi sono quelli che sono. Come Confindustria pensiamo che la soluzione sia un’altra: la neutralità tecnologica ovvero l’utilizzo di bio-carburanti.

Si tratta di olii naturali prodotti da coltivazioni che permetterebbero anche di sviluppare piantagioni attinenti.

Ci sono poi i carburanti sintetici. È un’alternativa all’elettrico e consentirebbe di portare avanti l’industria europea dell’automotive che rappresenta l’ossatura dell’economia italiana e non solo mantenendo i motori endotermici”.

Per quanto riguarda le energie rinnovabili, in ambito locale, quello che manca, secondo Longobardi, è il vantaggio di prossimità.

“Non si può chiedere alle comunità di avere le pale eoliche senza sconti in bolletta. Molte aziende stanno utilizzando il fotovoltaico ma si copre il 10-20% del fabbisogno complessivo. Anche se riuscissimo a convertire tutta l’Europa in rinnovabili il contributo all’abbattimento di Co2 sarebbe del 7%.

Stiamo, al contrario, mettendo in grossa difficoltà migliaia di persone che lavorano nei settori oggi portanti dell’economia”.

A soffrire anche il settore chimico-farmaceutico. Le imprese con una maggiore stabilità di lavoro sono quelle legate all’utilizzo di fondi PNRR, le ditte di servizi, l’agroalimentare.

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