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Trasformare i crediti d’imposta del Superbonus in buoni tesoro | La proposta

Il presidente nazionale di Conflavoro Pmi, Roberto Capobianco ha lanciato una proposta: per evitare il fallimento di oltre 40mila imprese con il decreto sul Superbonus, il governo dovrebbe permettere l’acquisto di buoni del tesoro (Certificati del Tesoro Zero Coupon e Buoni del Tesoro Poliennali) utilizzando i crediti d’imposta attualmente congelati. Questa l’ipotesi avanzata da Capobianco, in audizione oggi in commissione Finanze alla Camera, impegnata nell’esame del decreto-legge che contiene le misure urgenti in materia di cessione dei crediti.

«Da una parte, applicando un cambio vantaggioso per lo Stato le casse pubbliche ne guadagnerebbero; dall’altra, le imprese trasformerebbero in poco tempo il credito d’imposta oggi inutilizzabile in patrimonio sicuro e monetizzabile, scongiurando una lunga crisi di liquidità e migliorando il proprio rating e merito creditizio, permettendo alle aziende e alla filiera di tornare a investire e all’occupazione di reggere l’urto», spiega Capobianco che sta a capo dell’Associazione che rappresenta oltre 9800 imprese edili le quali detengono 2,5 miliardi di crediti. Conflavoro propone, inoltre, di attivare a loro beneficio la legge 3/2012 sul sovraindebitamento. Si tratta di un “intervento cuscinetto” fondamentale, considerata la straordinarietà del contesto e l’incolpevolezza delle aziende colpite.

L’intervento del Governo ha comportato «grossi problemi in una fase già critica per il settore dell’edilizia. Dei 19 miliardi di euro incagliati circa due riguardano le aziende di Conflavoro». Per questo, afferma Capobianco, è necessario un intervento urgente dell’esecutivo. «In questo contesto diventerebbe maggiormente applicabile e funzionale anche la compensazione con gli F24 per i crediti d’imposta minori, che le banche potrebbero ottenere da imprese e privati. Però, è necessario che la cessione dei crediti non sia assoggettata a uno sconto superiore al 10%. A nostro avviso» conclude Capobianco «un piano del genere avrebbe effetti positivi sia per le imprese sia per lo Stato».

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