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Stefano Ricci (co-direttore della Biennale): «Di fronte all’inatteso, il teatro ha dovuto sviluppare la propria intraprendenza»

“Kerouac diceva che il cielo è blu perché tu vuoi conoscere il perché sia blu; credo che questo aforisma indichi in maniera esatta il momento presente”. Ha scelto questo suggestivo aneddoto Stefano Ricci, direttore della Biennale Teatro insieme a Gianni Forte, con cui costituisce il duo ricci/forte.

“Di fronte all’inatteso, di fronte a un problema che occorre – ha aggiunto Ricci – ci troviamo a intraprendere due strade. La prima è accettarlo passivamente e continuare a conviverci, l’altra è trasformare l’inatteso in una sfida, cercando di sviluppare la propria intraprendenza. Credo che questo sia il momento per ribaltare questo anno in cui ci siamo trovati a dovere rimettere in gioco e ridiscutere le traiettorie da percorrere; è sempre una grande responsabilità quella di tracciare la direzione di un’indagine preziosa come quella del teatro. Questa responsabilità si raddoppia alla luce di questo blocco di 12 mesi nel quale abbiamo avuto modo di riflettere e di reagire. Ecco questo è il momento di reagire e di riprendere a edificare quella che è l’architettura di un teatro possibile, che rappresenta l’oggi, ma che si affaccia già verso il domani”

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