“Abbiamo fatto una scelta di campo: quella di investire le risorse del PNRR sul tema del libro e della biblioteca. A partire dalla biblioteca centrale civica che è in fase di realizzazione lungo l’asse del Po in corso Massimo D’Azeglio, i cantieri sono già aperti e stanno andando secondo i cronoprogrammi. Ma non solo, abbiamo voluto riqualificare anche 18 biblioteche civiche. Il bibliobus è un ulteriore tassello in questa strategia”. Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, in occasione del taglio del nastro oggi in piazza San Carlo per il secondo bibliobus acquistato dalla città per portare i libri anche nei luoghi più lontani dalle biblioteche.
“Torino – ha sottolineato Lo Russo – è la città del Salone del Libro – ma nella nostra visione le biblioteche civiche sono anche dei centri di aggregazione e di socialità positiva. Per questo attraverso un’analisi molto dettagliata abbiamo individuato 18 biblioteche civiche sparse nella città che faranno da motore di rigenerazione urbana e sociale. Vogliamo che le biblioteche diventino un luogo di aggregazione intergenerazionale con spazi adeguati a persone di tutte le nazionalità e che al loro interno si trovino punti di accesso a tutti i tipi di servizi comunali. Tutto questo sarà realizzato a metà del 2026”.
“L’idea – ha rimarcato il sindaco – è quella di avvicinare sempre di più alla lettura tutti: Torino ha una grandissima tradizione per quanto riguarda il nostro Salone del Libro e noi vogliamo che questa dimensione identificativa della città continui a essere rafforzata. Portici di Carta (nel cui ambito è avvenuto il taglio del nastro, ndr) è un’iniziativa cui Torino è legata da molti anni che coniuga due cose che abbiamo quasi solo noi: i portici e la città del libro”.