Il mercato assicurativo della responsabilità sanitaria in Italia vale oltre 300 milioni di euro di premi lordi annui.
Se ne parla domani a Torino dove si terrà un incontro tra mondo sanitario e finanziario nel corso del convegno Mag Healthcare Piemonte, dal titolo “L’esposizione finanziaria al rischio clinico: impatto della Medmal sui costi in sanità e alternative risk transfer”.
L’evento, promosso dal Gruppo Mag e organizzato al Centro storico Fiat, riunirà rappresentanti delle istituzioni, direttori generali di strutture ospedaliere, esperti di diritto sanitario, risk manager e professionisti del settore assicurativo per affrontare una questione cruciale: come governare l’impatto economico della responsabilità sanitaria senza compromettere la qualità delle cure.
MedMal è l’abbreviazione di Medical malpractice, ovvero la responsabilità professionale sanitaria. Indica i sinistri causati da errori, omissioni o negligenze mediche: diagnosi errate, complicazioni evitabili durante un intervento, infezioni ospedaliere e altri eventi avversi.
Il fenomeno non comporta solo costi diretti – polizze assicurative, risarcimenti danni, spese legali – ma anche costi indiretti come giornate di degenza aggiuntive, re-interventi chirurgici e maggiori consumi di farmaci.
Il mercato assicurativo della responsabilità sanitaria ha un valore elevato ma la copertura è tutt’altro che uniforme: 8 regioni hanno un Servizio sanitario completamente assicurato; 7 regioni – tra cui Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Sicilia e Calabria – operano in completa autoassicurazione; altre 3 regioni, fra cui Lazio e Campania, non seguono una politica regionale definita, alternando strutture assicurate e non assicurate. Alcuni territori, come Piemonte e Sardegna, hanno invece introdotto modelli di governance centralizzata con polizze uniche regionali.
Per quanto riguarda i sinistri, il costo medio delle denunce presentate nel 2022 è stato pari a 41.639 euro (Bollettino Ivass 2024), con forti differenze tra settori: 76 mila euro nelle strutture pubbliche, 47 mila euro nelle private e 21 mila euro per il personale sanitario, a conferma della maggiore rischiosità dei contesti operativi pubblici.
La velocità contenuta dei processi liquidativi e la difficoltà di quantificare il danno determinano un progressivo incremento dei valori nei primi anni di sviluppo: a fine 2022, i sinistri accaduti da almeno tre anni mostravano un costo medio di 52 mila euro per la generazione 2018 e di 64 mila euro per la generazione 2016.
Le aree cliniche maggiormente esposte restano Ostetricia e Ginecologia, Ortopedia e Traumatologia, Pronto Soccorso ed Emergenze, mentre le tipologie di evento più ricorrenti riguardano infezioni correlate all’assistenza, errori diagnostici ed errori umani.
Ad oggi anche a livello internazionale non esistono studi consolidati sui costi indiretti – come giornate extra di ricovero, re-interventi e maggior consumo di farmaci – salvo alcuni approfondimenti specifici sulle infezioni.
Per colmare questa lacuna, Mag ha avviato un progetto di ricerca scientifica dedicato alla mappatura delle micro-voci di costo, con l’obiettivo di arrivare a una stima complessiva per tipologia di evento.
In prospettiva, la progressiva informatizzazione delle cartelle cliniche potrà trasformare questi strumenti da meri supporti sanitari a leve di budgeting interno, consentendo alle strutture di pianificare investimenti mirati per migliorare la qualità delle cure e ottimizzare i costi.
Come sottolinea Roberto Esitini, Head of Specialty Healthcare Mag, “il fenomeno della MedMal comporta automaticamente maggior consumo di farmaci, giornate di degenza aggiuntive e interventi riparatori che rappresentano costi aggiuntivi sconosciuti ma che pesano sui bilanci in maniera forse anche più gravosa dei risarcimenti danni e dei premi assicurativi. Per poter stimare l’andamento futuro delle esposizioni finanziarie legate alla MedMal, non basta analizzare i soli sinistri già accaduti; questi ultimi sono semplicemente un riflesso economico di eventi accaduti nel passato, quando la struttura sanitaria poteva avere in essere un differente modello organizzativo”.
Sul fronte degli strumenti di analisi, Mag ha brevettato nel 2024 l’Hospital Risk Predictor, un modello che integra dati storici, benchmark e valutazioni quantitative del rischio clinico, ispirandosi agli stress test della normativa Solvency II applicata al settore assicurativo e finanziario.








