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Nell’agroalimentare si registra un gap sulla transizione per 1 azienda su 4 | L’analisi di Nomisma

Se nel corso degli ultimi anni il 71% delle imprese agroalimentari intervistate ha effettuato investimenti per la transizione eco-energetica, 1 azienda su 4 lamenta però la mancanza di competenze specifiche e la necessità di formazione come i principali vincoli ad una maggior diffusione di tali innovazioni.

È quanto emerge da una indagine di Nomisma sulle imprese agricole e alimentari italiane (con un focus specifico su quelle tabacchicole), presentata oggi Verona in occasione del convegno organizzato in collaborazione con Philip Morris Italia, dove si fa riferimento a un contesto in cui agricoltura e industria alimentare valgono 77 miliardi di euro di valore aggiunto e un export che nel 2023 ha superato i 64 miliardi di euro (comprensivo dei prodotti a base di tabacco).

Le imprese, chiamate alle sfide della transizione ecologica ed energetica, e quella imprescindibile dell’innovazione digitale, richiedono un continuo aggiornamento delle competenze e delle professionalità in grado di gestire il percorso di transizione.

Stringendo la maglia alle aziende tabacchicole, l’indagine Nomisma rileva come il 29% di esse ritiene necessario lo sviluppo di competenze specifiche sull’utilizzo degli strumenti che favoriscano le innovazioni tecnologiche.

Il gap da colmare emerge anche nella consapevolezza delle aziende sulla preparazione professionale dei propri addetti: dall’indagine emerge infatti che il 44% del campione intervistato ritiene molto importante la formazione, percentuale che sale al 59% nel caso delle aziende tabacchicole.

E in effetti, già oggi 1 impresa su 2 investe nella formazione dei propri addetti (oltre a quella obbligatoria prevista per legge), mentre un ulteriore 30% ha già pianificato attività in tal senso nei prossimi 2/3 anni, mentre per le aziende tabacchicole la percentuale sale al 44%, a testimonianza dell’efficacia dell’accordo di filiera nel comparto che abilita le aziende ad effettuare una programmazione strategica a medio termine anche sul tema delle competenze.

La presentazione della ricerca è stata affidata al Responsabile Agroalimentare di Nomisma, Denis Pantini, mentre la moderazione dell’evento è stata curata da Paolo De Castro, Presidente del Comitato Scientifico di Nomisma.

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