Demolire per ricostruire. Questa l’idea dietro il rinnovamento dei porti siciliani. A parlarne è Pasqualino Monti, presidente delle Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, intervenendo all’inaugurazione del cruise terminal a Palermo.

«Se è vero che c’è un tempo per demolire ed uno per ricostruire posso affermare che nei nostri quattro porti abbiamo unificato i due momenti: abbiamo demolito per ricostruire immediatamente operando quella che mi piace chiamare distruzione creativa», ha spiegato «abbiamo cioè riqualificato, rigenerato, spalancato il futuro sul network portuale della Sicilia occidentale. Ci siamo impegnati per restituire al porto un’anima nuova, legata al cuore antico della città, alla sua storia, ed alla sua cultura».

«Abbiamo realizzato 500 milioni di opere negli ultimi tre anni e mezzo nei nostri quattro porti» ha proseguito Monti «altri 400 sono in corso di realizzazione e li andremo a realizzare nei prossimi anni. Un grande lavoro per portare avanti tutte quelle iniziative che erano necessarie per trasformare i nostri porti da piccoli porti di provincia a grandi porti, in grado di competere sul mercato internazionale. Il nostro piano industriale» ha aggiunto in conclusione «ha puntato molto sulla transizione ecologica. Abbiamo sottoscritto due accordi di partenariato pubblico-privato per arrivare al 2026 a zero emissioni in ambito portuale e per garantire l’erogazione di servizi efficienti all’interno dei nostri quattro scali».