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La denuncia di Mogol: “Le piattaforme fanno miliardi e sono restie a pagare agli autori”

«È una battaglia giusta quella che facciamo a tutela degli artisti, è una battaglia sacra». Queste le parole di Giulio Rapetti, in arte Mogol, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sul mancato accordo tra Siae e Meta, a proposito dell’utilizzo dei brani musicali nei loro social.

«Queste piattaforme digitali guadagnano miliardi e sono restii a pagare qualcosa agli autori, che vivono di diritti» ha sottolineato l’ex presidente della Siae alla presentazione dell’album “Capolavori Nascosti”. «Il copyright è stato approvato alla Camera e al Senato ed è fermo da 7-8 mesi ai decreti attuativi, è tutto fermo e non riusciamo a capire perché, se non si sblocca è una battaglia che abbiamo perso».

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