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Massimo Deandreis (direttore generale SRM): «Il Sud sarà l’hub dell’idrogeno. Ecco come»

“Il Mezzogiorno d’Italia rappresenta il principale serbatoio italiano di energie rinnovabili (oggi produce il 52,3% della quota nazionale di eolico, solare e bioenergie) e diventerà presto uno dei principali hub europei dell’idrogeno, ideale frontiera di collegamento tra Europa e sud Mediterraneo nel processo di transizione energetica che porterà alla decarbonizzazione”.

A dirlo è Massimo Deandreis, direttore generale di SRM, centro studi collegato al gruppo Intesa Sanpaolo, durante il suo intervento a Napoli al seminario “Il Mezzogiorno nella sfida green per la sicurezza energetica”.

I futuri sistemi energetici, secondo Deandreis, dovranno essere basati su tre elementi fondanti: “sostenibilità’, sicurezza ed equità, paradigmi su cui saranno orientate le future scelte energetiche, economiche, sociali e geopolitiche.

Le strategie da adottare per il nostro passaggio a un sistema energetico sostenibile dovranno, quindi, individuare un corretto bilanciamento e un equilibrato compromesso fra questi tre elementi”, rileva.

“Rafforzare la produzione di energia rinnovabile nel Mezzogiorno significa fare diventare il Sud Italia uno dei principali hub europei dell’idrogeno, ponte energetico del Mediterraneo grazie alla sua posizione geografica che la pone al centro del mare nostrum.

Il Mezzogiorno, infatti, rappresenta l’ideale porta d’ingresso di nuovi flussi energetici provenienti dal Nord Africa verso l’Europa, con i suoi porti punto d’arrivo delle varie pipeline e vicini alle industrie energivore e alle raffinerie”, conclude Deandreis.

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