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[Lo scenario] Non passeremo l’inverno al freddo. Ecco perché

L’Italia è al sicuro dal punto di vista energetico e non rischia un inverno al freddo. Ad affermarlo è il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

“Abbiamo riserve che sono arrivate all’85%, il nostro obiettivo è 90% a ottobre, quindi siamo in agenda”, ha riferito il ministro, “direi che siamo abbastanza in sicurezza energetica rispetto ad altri Paesi europei”. Perciò, non rischiamo di restare al freddo questo inverno.

“Abbiamo circa dimezzato la nostra dipendenza dal gas russo”, assicura Cingolani, e “al momento non abbiamo problemi di deficit, il piano sta funzionando secondo la nostra programmazione, vedremo nelle prossime settimane come evolve la situazione”.

Cingolani esclude un suo reincarico nel prossimo governo. “Io non rimango, non intendo rimanere” al ministero, ha detto. “Lascerò un documento breve con tutto quanto è stato fatto e tutto quello che c’è da fare, le priorità; una memoria che stabilisce dove siamo arrivati e quello che dobbiamo fare”.

Di questo menù, sottolinea Cingolani, “la priorità è avere un rigassificatore entro la fine dell’anno” e poi “impiantare 8 GW ogni anno per i prossimi 8 anni” di rinnovabili.

E proprio sul nodo rigassificatori il governo è impegnato a trovare una soluzione poiché, spiega il ministro, “10 mld di mc di Gnl vanno rigassificati: 5 mld nel 2023 e 5 nel 2024” attraverso due navi. “Capiamo perfettamente le istanze dei territori”, ma c’è di mezzo la “sicurezza energetica nazionale” e “credo che alla fine arriveremo a un accordo”, ha detto il ministro in merito all’opposizione di Piombino a posizionare uno dei due rigassificatori galleggianti previsti dal piano del governo nel suo porto.

La nave “la metteremo là per tre anni, poi la sistemeremo più a largo faremo di tutto per compensare e conosciamo i grandi disagi” che arrecherà ma è “una questione di sicurezza energetica”.

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