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[Lo Scenario] Berlino in deficit commerciale, mai così da 14 anni

Secondo quanto evidenziato dall’Istituto di statistica federale tedesco, la bilancia commerciale tedesca ha registrato per la prima volta dopo 14 anni un deficit da 1 miliardo di euro. Lo ha reso noto l’istituto, proprio nel giorno in cui il cancelliere Olaf Scholz, avviando “l’azione concertata” con sindacati e imprese contro l’inflazione, ha definito la situazione attuale una “sfida storica” per la Germania. Stando ai dati del Destatis, a maggio la locomotiva europea ha importato beni per 127,7 miliardi di euro, con un incremento del 27,8% rispetto al periodo analogo dell’anno scorso.

Mentre le esportazioni made in Germany sono aumentate dell’11,7% a 125,8 miliardi. Si tratta del primo deficit riportato in un mese dal 2008. L’istituto dell’industria tedesca e Unioncamere vede «avviato il declino dell’export» tedesco. A pesare sui dati l’aumento dei prezzi di petrolio e gas, materie che la Germania notoriamente importa dall’estero. Rispetto ad aprile le esportazioni sono diminuite a maggio dello 0,5%, mentre le importazioni sono aumentate del 2,7%.

La bilancia commerciale tedesca, sempre in attivo, è da anni nel mirino delle critiche, e se è stata contestata in particolare dagli Usa di Trump, in passato ha visto voci di disapprovazione anche in Italia. «La crisi attuale non finirà in poco tempo», ha detto oggi il cancelliere, incontrando i vertici dei sindacati, delle associazioni datoriali e della Bundesbank per mettere a punto una strategia comune contro l’inflazione. Citando gli effetti nefasti della guerra – con la Russia che ha già ridotto le consegne di gas del 60%  – la pandemia, e i forti disagi nella catena della distribuzione, Scholz ha concluso: «ci troviamo insomma di fronte a una sfida di portata storica».

Proprio per questo il Bundeskanzler socialdemocratico ha fatto ricorso all’azione di concertazione – un processo che durerà nel tempo – come accadde negli anni 60 e 70 del secolo scorso. «Solo insieme possiamo contrastare questa crisi», gli ha fatto eco il presidente dell’associazione dei datori di lavori (BDA), Rainer Dulger, incontrando la stampa per uno statement dopo la prima seduta: «Mantenere il mercato stabile, compito di noi datori di lavoro, sarà una sfida per non dire un impresa di Ercole», ha affermato. «Nelle imprese non si sa da dove cominciare: mancano forza specializzata, personale, materiale, le catene di distribuzione sono interrotte. Mantenere le imprese aperte resterà un’impresa», la conclusione. 

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