Banca d’Italia pubblica il secondo Bollettino economico di questo 2025, specificando che per l’economia reale e il credito, i dati e gli indicatori analizzati in questa edizione del Bollettino economico sono riferiti agli andamenti osservati fino al mese di marzo 2025.
I dati sui mercati finanziari sono osservati fino alla giornata del 9 aprile, e riflettono quindi le ripercussioni delle decisioni sui dazi dell’amministrazione statunitense.
Inoltre, l’annuncio statunitense di un drastico aumento dei dazi, a seguito di una loro sospensione parziale e temporanea, ha provocato forti e penose reazioni nei mercati finanziari.
Le decisioni sui dazi hanno acuito in modo significativo l’incertezza, con possibili ripercussioni negative sul quadro congiunturale che iniziava a segnalare una stabilizzazione dell’attività economica dopo lo shock energetico e le politiche necessarie a contenerne gli effetti sui prezzi.
IL RECENTE ANDAMENTO DEI PREZZI DEL GAS NATURALE IN EUROPA
Dopo un 2024 in graduale rialzo, a inizio 2025 i prezzi del gas in Europa sono marcatamente cresciuti, per poi ridiscendere su valori comunque superiori a quelli di un anno fa. Tali andamenti sono attribuibili a fattori sia di offerta sia di domanda. Il mercato potrebbe rimanere volatile a causa del livello degli stoccaggi più contenuto rispetto agli ultimi anni.
LE PROIEZIONI MACROECONOMICHE PER L’ECONOMIA ITALIANA
Sono riportate le recenti previsioni formulate dalla Banca d’Italia (pubblicate il 4 aprile). Le proiezioni avranno gli effetti dei dazi annunciati il 2 aprile dagli Stati Uniti, non tengono conto degli impatti di eventuali misure ritorsive, delle possibili conseguenze sui mercati internazionali, né della temporanea e parziale sospensione annunciata il 9 aprile.
L’ESPOSIZIONE DELLE ESPORTAZIONI ITALIANE AI DAZI STATUNITENSI
L’esposizione delle imprese italiane al mercato statunitense è significativa, ma alcune caratteristiche strutturali, quali la composizione settoriale, il posizionamento qualitativo e la buona redditività degli esportatori, potrebbero attenuare le ricadute dirette più sfavorevoli dell’inasprimento dei dazi, almeno nel breve periodo. Conseguenze più gravi potrebbero emergere in caso di forti ripercussioni delle restrizioni commerciali sulla domanda globale e sui mercati finanziari.
L’IMPATTO DEI RECENTI AUMENTI CONTRATTUALI SULLA DINAMICA RETRIBUTIVA
In Italia nel 2024 la crescita delle retribuzioni contrattuali è stata sostenuta, tuttavia i salari restano ancora inferiori di circa l’8 per cento in termini reali rispetto ai livelli del 2021. Secondo un indicatore elaborato dalla Banca d’Italia e basato sui soli contratti collettivi in vigore, la dinamica salariale sarà ancora elevata nel primo trimestre del 2025 ma si attenuerà nei mesi successivi.
L’OFFERTA E LA DOMANDA DI CREDITO DALL’INIZIO DELLA FASE DI ALLENTAMENTO DELLA POLITICA MONETARIA
Dopo il marcato irrigidimento osservato fino ai primi mesi del 2024, la graduale riduzione delle tariffe avviata nello scorso giugno ha portato ad un lieve allentamento dei criteri di offerta del credito da parte delle banche italiane, concentrato soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno. Sul fronte della domanda, le imprese mostrano timidi segnali di ripresa.