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Ecco la bozza del nuovo Dipartimento del MEF suddiviso in 3 Direzioni | L’anticipazione

Secondo quanto si legge nella bozza del provvedimento di riorganizzazione in arrivo al cdm, il nuovo Dipartimento dell’Economia del Mef sarà suddiviso in tre Direzioni: Interventi finanziari in economia; Partecipazioni societarie e tutela attivi strategici; Valorizzazione del patrimonio pubblico.

La prima si occupa di “interventi finanziari nei diversi settori dell’economia, delle infrastrutture, di sostegno sociale, nonché a favore di organi, società ed enti pubblici e analisi economica dei relativi impatti”; di “garanzie pubbliche”; di “sostegno pubblico all’esportazione e ai processi di internazionalizzazione; di “vigilanza di competenza del Dipartimento su enti e fondazioni non bancarie; di “regolamento delle differenze di cambio per pagamenti in valuta e vigilanza sulla gestione dei conti correnti valuta tesoro”; di “monetazione, politiche di prevenzione della falsificazione dell’euro e delle frodi sui mezzi di pagamento”; di vigilanza e di rapporto con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; di “rapporti con le istituzioni dell’Unione europea e con gli organismi internazionali nelle materie di competenza”.

Alla seconda Direzione competono invece “analisi, gestione e valorizzazione delle partecipazioni societarie dello Stato nonché esercizio dei diritti del socio; indirizzo, monitoraggio e controllo sull’attuazione del Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica; gestione dei processi di societarizzazione, privatizzazione e dismissione, nonché supporto ai processi di valorizzazione industriale delle società partecipate; esercizio del controllo analogo sulle società in house di competenza del Dipartimento”; attività propedeutiche all’esercizio del golden power; rapporti con le istituzioni dell’Unione europea e con gli organismi internazionali nelle materie di competenza.

La Direzione per la valorizzazione del patrimonio pubblico di occupa invece della gestione delle banche dati realizzate mediante il censimento delle componenti dell’attivo delle pubbliche amministrazioni, tra i quali beni immobili, partecipazioni e concessioni di beni demaniali e servizi, e analisi delle informazioni raccolte; delle politiche di razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio pubblico e coordinamento con le amministrazioni e società pubbliche cui è affidata la gestione di immobili pubblici e di beni demaniali dati in concessione; dell’attività di valorizzazione e dismissione dell’attivo immobiliare pubblico, anche mediante la costituzione di fondi immobiliari; dell’analisi delle concessioni, convenzioni e contratti di servizio con le società dello Stato.

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