La Banca centrale europea ha ridotto di 25 punti base i suoi tassi di riferimento sui depositi delle banche presso la banca centrale (al 2,75%), sulle operazioni di rifinanziamento principali (al 2,90%) e sulle operazioni di rifinanziamento marginali (al 3,15%).
La discesa continuerà certamente nei prossimi mesi, rafforzando il sostegno alla ripresa dell’economia.
Colpisce, tuttavia, il rifiuto della Bce di assumere alcun impegno “direzionale” sul percorso futuro dei tassi d’interesse.
Secondo l’annuncio, la Bce seguirà “un approccio guidato dai dati … basato sulla sua valutazione delle prospettive dell’inflazione di fondo, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”.
In questo modo, la Bce si copre dal rischio di errori di previsione, ma forse rinuncia a svolgere il suo ruolo di guida delle attese degli operatori privati.