Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Gli ospedali di Comunità in deserti sanitari | L’analisi

Secondo quanto emerso dal Report, presentato oggi da Cittadinanzattiva all’evento “Bisogni di salute nelle aree interne, tra desertificazione sanitaria e PNRR” svoltosi a Roma, il problema dei “deserti sanitari” nelle aree interne del Paese rischia di non essere colmato dai fondi messi a disposizione dal PNRR. Soltanto il 16-17% delle Case e degli Ospedali di Comunità, ovvero infatti, sarà realizzato in queste zone, mettendo a rischio sguarnimento totale per zone ultraperiferiche di Liguria e Valle D’Aosta.

I fondi e i progetti previsti dal PNRR avrebbero la potenzialità di ridurre alcuni gap storici, come quello dell’assistenza territoriale in alcune aree del Paese. Ma i risultati non sono incoraggianti: su 1431 Case della Comunità e su 434 Ospedali di Comunità, poco più di un terzo saranno realizzati nelle aree interne. Tuttavia, a restare quasi sguarniti saranno soprattutto gli oltre 5 milioni di cittadini che vivono nelle zone periferiche ed ultraperiferiche di queste aree: qui sono previste appena il 16% delle 1431 Case ed il 17% dei 434 Ospedali di comunità.

Addirittura, i residenti nei 13 comuni periferici ed ultraperiferici della Valle d’Aosta e negli analoghi 36 comuni della Liguria non avranno a disposizione nessuna delle tipologie di strutture previste dal Piano di ripresa e resilienza. In totale, per ben 654.883 italiani che vivono in aree interne periferiche ed ultra-periferiche non è previsto alcun Ospedale di Comunità (Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Marche).

Di contro, le Regioni con più numero di Case e Ospedali di Comunità sono Lombardia (199 Case e 66 Ospedali), Campania (172 e 48) e Sicilia (156 e 43). «Occorre dislocare gli spazi di salute rafforzando le aree deboli» afferma Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva «e tenendo conto della natura dei territori e non soltanto di una logica aritmetica che guarda solo al numero di abitanti. Per questo, in occasione della Giornata europea dei diritti del malato, il 18 aprile, promuoveremo una mobilitazione per una riforma dell’assistenza territoriale che sia davvero a misura dei territori».

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.