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Giuseppe Petronzi (Questore di Milano): «Quando ci sarà da ripartire, Milano lo farà con un’energia rara. Sbagliato considerare il Covid un doping delle criticità sociali»

«Ho capito che questa città, quando ci sarà da ripartire, lo farà con un’energia rara», dice in un’intervista al Corriere della Sera Giuseppe Petronzi, questore di Milano. «Ho registrato disciplina, propensione alla pazienza – afferma -. Se li intendiamo come indicatori, raccontano un percorso di consapevolezza che proseguirà più avanti. Noi saremo lì, a sostenere il rilancio».

«I comportamenti errati di pochi – prosegue il questore – non devono provocare generalizzazioni. Non ho visto cittadini che hanno rovesciato le transenne per accedere ugualmente in un luogo dove le presenze erano state contingentate».

Sulle criticità sociali che si presuppongono aumentate con la pandemia, Petronzi poi analizza: «forse la droga prima della pandemia non circolava affatto?». «Il tema e le parole sono fondamentali, per il rischio di urtare sensibilità. Pertanto, attenzione. Dopodiché: è indubbia la casistica delle risse tra ragazzini. Ma c’erano anche nel 2019. Termineranno con la ripresa delle scuole? Non penso, anzi. Proseguiamo: le violenze all’interno delle case, contro le quali lavoreremo sempre di più, hanno pressoché mantenuto il medesimo numero, quando ad aprile scorso si paventava una sconfinata crescita. Credo sia doveroso evitare uno sbaglio: considerare il Covid un doping delle criticità sociali», conclude.

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