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[Esclusiva] Gianni Letta: «Sì al Mes per rafforzare la Sanità. Recovery Fund sia il mezzo per il nostro Rinascimento»

«La priorità assoluta è la sanità. È il primo problema da affrontare e che spero sia affrontato attraverso il Mes, che se non utilizzassimo sarebbe un errore incredibile. La nostra sanità è una delle migliori al mondo, ma dobbiamo andare avanti e pensare alle sfide future e possibili». Gianni Letta, ex-sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, crede fortemente nell’utilità del Mes. E lo ha ribadito nel corso del suo intervento in collegamento video, in occasione della Giornata Evento organizzata dall’Osservatorio Economico e Sociale “Riparte l’Italia” a Bologna.

“Non da meno sono le sfide della scuola, dell’università, della ricerca e dell’informazione. Se dobbiamo investire e guardare al futuro, per cambiare l’Italia e ripartire, dobbiamo fare il più grande degli investimenti sulla scuola. D’altronde il nome di questo Recovery Fund, è Next Generation Eu, per questo dobbiamo investire sui ragazzi e le nuove generazioni come mai abbiamo fatto prima”.

C’è chi parla di Piano Marshall, ma dimentica la storia di quegli investimenti strategici per la rinascita del nostro Paese negli anni 50.

«Si parla sempre di Piano Marshall, ma quel Piano è stato moltiplicatore di Pil permettendo all’Italia di trasformarsi da Paese agricolo, analfabeta e arretrato, in 7° potenza industriale, attraverso investimenti appropriati, oculati e con lungimiranza. Sarà fondamentale utilizzare i soldi del Recovery Fund, evitando investimenti a pioggia su singoli progetti, che non hanno la capacità di incidere e trasformare il Paese. Dobbiamo avere il coraggio di fare le scelte giuste sui grandi temi e sulle infrastrutture».

Per fare questo la mano tesa dell’Europa sarà fondamentale. Gli aiuti del Recovery Fund dovranno avere lo stesso spirito e la stessa oculatezza del Piano Marshall.

«L’Europa vuole dei progetti, si riserva di approvarli, li monitorerà ed erogherà i fondi secondo gli stati di avanzamento dei progetti. Sarà un controllo doveroso e giusto, non si tratta di un’Europa malevola che ci vuole condizionare. Dobbiamo sapere che altrimenti dovremo restituirli quei fondi, ove non li impiegassimo a tempo o li impiegassimo male».

Letta ha ricordato le parole di Guido Carli, che pensava, riguardo l’Italia, che ci fosse bisogno continuamente di un “vincolo esterno”, per effettuare le scelte giuste: «Ogni volta che abbiamo avuto quel vincolo esterno, abbiamo avuto il coraggio di fare scelte coraggiose. Quando quel vincolo si è allentato, il nostro comportamento è stato meno virtuoso. Per cui in questo caso, con il Recovery Fund, questo vincolo esterno può spingerci a fare bene e a cogliere questa grandiosa opportunità. Affinchè il Paese accolga questa ripresa, come un nuovo Rinascimento».

Foto by Giuseppe Terrigno

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