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[Il documento] Ecco il fondo Emergenza Imprese per la Sicilia. Con i fondi europei

Il fondo Emergenza Imprese Sicilia «è una risorsa per le aziende» ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci nel corso della conferenza stampa a Palazzo d’Orleans a cui hanno preso anche l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, e il responsabile Divisione Impresa di Iccrea Banca, Carlo Napoleoni «è uno dei risultati che abbiamo voluto fortemente raggiungere».

Le risorse di “Emergenza Impresa Sicilia” sono operative, con una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro, a cui potranno presentare richiesta di finanziamento le piccole e medie imprese siciliane danneggiate dalla crisi innescata dalla pandemia. Il fondo è frutto dell’accordo tra la Regione siciliana e Banca europea degli investimenti (Bei) gestito da Iccrea Banca, insieme alle undici banche di credito cooperativo siciliane appartenenti al gruppo.

È già stato pubblicato l’avviso e le domande potranno essere presentate dall’8 marzo per accedere alla dotazione finanziaria (25 milioni da risorse Po-Fesr Sicilia 2014/2020 e 25 da fondi regionali). All’esaurimento di questo plafond, si aggiungeranno almeno altri 50 milioni di euro come cofinanziamento a carico di Iccrea, l’intermediario finanziario individuato selezionato dalla Bei. 

I dettagli

Più nel dettaglio, gli aiuti consistono in prestiti agevolati di medio-lungo e breve termine per finanziare capitale circolante e investimenti. La durata massima è di 20 anni per gli investimenti, 15 anni per i prestiti di liquidità. In entrambi i casi è previsto un preammortamento di 24 mesi. Gli importi richiesti possono variare da un minimo di 500 mila euro a un massimo di 5 milioni di euro.

Su richiesta della Regione, i finanziamenti saranno concessi a tasso zero per gli importi sino a 2 milioni e 300 mila euro, per la restante parte sino a 5 milioni a tassi minimi di mercato. Possono presentare domanda le piccole e medie imprese siciliane o operative in Sicilia, costituite entro il 31 dicembre 2019, che nel 2020 abbiano subito perdite di fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019, e le aziende che operano in tutti i settori ammissibili nell’ambito del Po-Fesr Sicilia 2014/2020.

Tuttavia, un’attenzione particolare sarà rivolta ai seguenti comparti: servizi per il turismo (a cui sarà assegnato indicativamente il 50% delle risorse disponibili), sanità, biomedicina, agroalimentare, costruzioni. Il sostegno può essere concesso alle imprese che non erano già in condizioni di difficoltà al 31 dicembre 2019, salvo le microimprese o le piccole imprese, purché non soggette a procedure concorsuali per insolvenza e non beneficiarie di aiuti per il salvataggio o per la ristrutturazione.

Il bando

L’avviso pubblicato dal dipartimento regionale delle Finanze e del Credito attua così l’accordo per la costituzione del Fondo “Emergenza Imprese Sicilia”, sottoscritto tra Regione e Bei un anno fa e che scadrà alla fine del 2023. Dalle ore 10 di martedì 8 marzo sarà possibile inviare le istanze.

Le risorse

La dotazione finanziaria ammonta a 50 milioni di euro, 25 dei quali provenienti da risorse Po-Fesr Sicilia 2014/2020 e 25 da fondi regionali. All’esaurimento di questo plafond, come previsto dall’accordo, si aggiungeranno almeno altri 50 milioni di euro come cofinanziamento a carico di Iccrea, l’intermediario finanziario individuato selezionato dalla Bei.

Le agevolazioni

Gli aiuti consistono in prestiti agevolati di medio-lungo e breve termine per finanziare capitale circolante e investimenti. La durata massima dei prestiti è di 20 anni per gli investimenti, 15 anni per prestiti di liquidità. In entrambi i casi è previsto un preammortamento di 24 mesi. Gli importi richiesti possono variare da un minimo di 500 mila euro a un massimo di 5 milioni di euro. Su richiesta della Regione, i finanziamenti saranno concessi a tasso zero per gli importi sino a 2 milioni e 300 mila euro, per la restante parte sino a 5 milioni a tassi minimi di mercato.  

Destinatari

Possono richiedere i finanziamenti le piccole e medie imprese siciliane o operative in Sicilia, costituite entro il 31 dicembre 2019, che nel 2020 abbiano subito perdite di fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019. Possono fare richiesta le aziende che operano in tutti i settori ammissibili nell’ambito del Po-Fesr Sicilia 2014/20. Tuttavia, un’attenzione particolare sarà rivolta ai seguenti comparti: servizi per il turismo (a cui sarà assegnato indicativamente il 50% delle risorse disponibili), sanità, biomedicina, agroalimentare, costruzioni. Il sostegno può essere concesso alle imprese che non erano già in condizioni di difficoltà al 31 dicembre 2019, salvo le microimprese o le piccole imprese, purché non soggette a procedure concorsuali per insolvenza e non beneficiarie di aiuti per il salvataggio o per la ristrutturazione. 

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