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Valdis Dombrovskis (vicepresidente Commissione europea): «Recovery Plan: nel 2022 seconda fase di allocazioni»

Le risorse della Recovery and Resilience Facility, cuore di Next Generation Eu, sono «limitate nel tempo, quindi tutte le risorse che non verranno richieste» dagli Stati membri «scadranno. Ma per la parte dei trasferimenti vale la pena di notare che ci sarà una seconda fase di allocazioni nel 2022, sulla base dei risultati economici del 2021 e combinando il 2020-21, cosa che potrebbe portare ad una qualche riallocazione della parte trasferimenti». Lo spiega, in audizione davanti alla commissione Econ del Parlamento Europeo, a Bruxelles, il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis.

Quindi l’anno prossimo, aggiunge Dombrovskis, «gli Stati membri potrebbero avere l’opzione di presentare piani aggiuntivi, richiedendo i trasferimenti, e alcuni Stati membri potrebbero decidere di chiedere anche i prestiti», cosa che finora hanno fatto relativamente pochi Paesi, quelli che avevano una maggiore convenienza economica (Italia inclusa).

Per il commissario all’Economia Paolo Gentiloni «è troppo presto per fare una valutazione di quanti dei soldi potenziali» del Recovery Plan «sono stati utilizzati: abbiamo tempo fino all’agosto 2023 perché i Paesi possano richiedere i prestiti. E riaggiusteremo il 30% dei trasferimenti».

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