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Continua a crescere l’occupazione | I dati Istat

Mercato-del-lavoro-II-trim_2024

Nel secondo trimestre gli occupati aumentano rispetto al trimestre precedente di 124mila unità (+0,5%), con la crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+0,9%) e degli indipendenti (+0,7%) e il calo dei dipendenti a termine (-1,9%).

Il tasso di occupazione raggiunge il 62,2% (+0,2 punti).

Lo indica l’Istat, ricordando che nei dati provvisori di luglio, rispetto a giugno, si osserva un aumento degli occupati (+56mila, +0,2%) e del relativo tasso (+0,1 punti).

L’occupazione cresce anche su base annua (+329mila, +1,4%), con i dipendenti stabili (+3,3%) e gli indipendenti (+0,6%) a fronte del calo dei dipendenti a termine (-6,7%).

Il tasso di disoccupazione del secondo trimestre cala al 6,8%

Nel secondo trimestre dell’anno, il tasso di disoccupazione scende al 6,8% (-0,3 punti rispetto al trimestre precedente) e il tasso di inattività 15-64 anni risulta stabile al 33,1%.

Lo indica l’Istat, ricordando che nei dati provvisori del mese di luglio 2024, rispetto al mese precedente, si osserva una diminuzione del tasso di disoccupazione (-0,4 punti, al 6,5%) e la crescita di quello di inattività 15-64 anni (+0,2 punti, al 33,3%).

Nel secondo trimestre ore lavorate -0,2% sul precedente

Nel secondo trimestre 2024, l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, è diminuito del -0,2% rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dell’1,6% rispetto al secondo trimestre 2023.

Nello stesso periodo il Pil ha registrato una crescita sia in termini congiunturali (+0,2%) sia in termini tendenziali (+0,9%).

Lo indica l’Istat diffondendo la nota trimestrale sul mercato del lavoro.

Il costo del lavoro +4,5% annuo

Nel secondo trimestre dell’anno, il costo del lavoro per Unità di lavoro equivalente a tempo pieno (Ula) registra “un consistente” aumento su base congiunturale, pari all’1,9%, per effetto della crescita sia delle retribuzioni (+1,7%) sia, in misura lievemente superiore, dei contributi sociali (+2,4).

L’aumento del costo del lavoro si registra anche su base annua, attestandosi al 4,5%, ancora una volta per effetto della significativa crescita sia della componente retributiva (+4,7%) sia dei contributi sociali (+4,4%).

Lo indica l’Istat.

La crescita particolarmente sostenuta delle retribuzioni osservata nel trimestre, viene spiegato, si lega principalmente alle erogazioni economiche previste nei rinnovi contrattuali.

Tasso di occupazione nel secondo trimestre al top

Il tasso di occupazione salito al 62,2% nel secondo trimestre dell’anno è il più alto mai registrato nelle relative serie storiche trimestrali, mentre il tasso di disoccupazione sceso al 6,8% è il livello più basso dopo il terzo trimestre 2008 (quando si attestò al 6,7%).

È quanto risulta dalle serie storiche dell’Istat.

Nei dati provvisori di luglio 2024, su base mensile, il tasso di occupazione ha segnato il record al 62,3%, mentre quello di disoccupazione al 6,5% ha toccato i minimi dopo marzo 2008.

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