Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Renato Brunetta (ministro Pubblica Amministrazione): «Con i fondi del PNRR assumeremo 800 mila dipendenti pubblici»

Il Pnrr darà modo al governo di assumere nuovi impiegati pubblici e costruire una nuova amministrazione pubblica. Secondo Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, l’obiettivo «è riportare il numero di dipendenti pubblici, tra cinque anni, a quota 4 milioni, contro i 3,2 milioni attuali, e abbassare di 5-6 anni l’età media, ora sopra i 50 anni».

Voi, ha detto a Palazzo Vidoni 32 rivolgendosi ai nuovi assunti al Dipartimento della Funzione pubblica il ministro ai neoassunti, «siete 32 persone che vanno rispettate e ascoltate. Siete la nuova Pubblica amministrazione. Dovete diventare i nuovi “volti della Repubblica”, quelli che nei mesi più duri della pandemia hanno tenuto in piedi il Paese. Per voi questo è soltanto l’inizio di un percorso».

Ai nuovi dipendenti ha suggerito di «approfittare delle opportunità di formazione permesse dallo straordinario piano che abbiamo avviato a gennaio per potenziare le competenze, a partire da quelle digitali con il progetto Syllabus, e per accrescere il numero di laureati tra i dipendenti. Ho chiamato quella della Pa una “rivoluzione gentile”, che avrà tanto più successo quanto più i lavoratori saranno felici, cortesi ed efficienti. Perché la Pubblica amministrazione non può contare sulle regole e sulla “segnaletica” del mercato: nella Pa si lavora per gli altri, per produrre beni e servizi pubblici. Tutto questo richiede una marcia in più».

«Voi» ha aggiunto Brunetta «siete figli delle innovazioni introdotte nella Pubblica amministrazione dal Governo Draghi, della riforma dei concorsi e dell’introduzione di innovative modalità di selezione del personale: addio carta e penna, procedure digitalizzate e concluse in cento giorni al posto dei 3-4 anni del passato, un portale – inPA – che raccoglie oltre 6 milioni di curricula, il LinkedIn della Pa. Nel decreto-legge che oggi approderà all’esame del Consiglio dei ministri renderemo strutturale la riforma dei concorsi e rafforzeremo ancora il ruolo di inPA e la mobilità». 

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.