“È un momento difficile. Io credo che sia sottovalutato, sottostimato quanto sarà difficile il 2026 e il 2027, ma soprattutto il 2026, per le banche quantomeno. Abbiamo dei tassi discendenti, abbiamo un’inflazione che ancora esiste, abbiamo una necessità di investimenti che ancora devono essere fatti, abbiamo un’instabilità geopolitica generale che rende tutti preoccupati sul quando fare degli investimenti. E in tutto questo uno dovrebbe orientarsi, è difficile. Detto questo, le banche in generale, UniCredit in particolare, hanno investito tanto per diventare più forti, più resilienti e per avere capacità di spinta proprio in questi momenti.”
Lo ha detto l’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, al Made in Italy Summit, l’appuntamento annuale firmato da Il Sole 24 Ore, Financial Times e Sky Tg24.
“Noi, specificatamente UniCredit, negli ultimi quattro anni parlavamo di ‘unlock our potential’, cioè di far scaturire il potenziale che non si vedeva ancora nella banca. Nei prossimi quattro parliamo di accelerazione, parliamo di crescita. Quindi, nonostante quello di cui stiamo parlando sull’incertezza geopolitica, su tutte queste cose, noi vogliamo trarre vantaggio da queste difficoltà, avendo investito già negli ultimi quattro anni per questi quattro, per tentare di crescere e di sostenere clienti, famiglie e di fare una differenza tale che fa sì che guadagniamo quota di mercato e guadagniamo credibilità in un mercato difficile.”








