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Prima buona ripresa dell’export italiano dopo le flessioni del lockdown

I dati sono dell’Istat che stima nel mese di maggio un marcato aumento congiunturale per le esportazioni  (+37,6%) e una lieve contrazione per le importazioni (-2,4%); su base annua l’export segna una flessione marcata (-31%) ma in decisa  attenuazione rispetto ad aprile; per l’import si registra una variazione  tendenziale più accentuata (-37,9%).    

I NUMERI ISTAT
Il forte incremento su base mensile dell’export è dovuto principalmente  a beni strumentali (+62,9%), beni intermedi (+27,1%) e beni di consumo non  durevoli (+24,9%). Molto elevato l’aumento per i beni di consumo durevoli (+188,9%) che, tuttavia, spiega solo per circa 4 punti percentuali il  rialzo congiunturale dell’export. In calo l’energia (-28,9%). Dal lato  dell’import, si rilevano diminuzioni congiunturali per quasi tutti i  raggruppamenti principali di industrie, le più ampie per energia (-16,9%)  e beni di consumo durevoli (-10,2%); in aumento soltanto gli acquisti di  beni strumentali (+13,6%). Al netto dell’energia, l’import registra un  lieve incremento (+0,3%).    

LOCKDOWN E FASE 2
Nel trimestre marzo-maggio 2020, nonostante la crescita a maggio, la dinamica congiunturale dell’export è negativa (-31,5%), condizionata dai  forti cali dei mesi precedenti, e sintesi di flessioni che interessano  tutti i raggruppamenti, le piu accentuate per beni di consumo durevoli  (-54,9%), energia (-42,7%) e beni strumentali (-41,3%). Nello stesso  periodo, anche per l’import, il calo congiunturale (-26,9%) e’  generalizzato ed e’ più ampio per energia (-51,3%), beni di consumo  durevoli (-49,3%) e beni strumentali (-33,5%). A maggio 2020, l’export segna una flessione su base annua marcata  (-31%), ma in decisa attenuazione rispetto ad aprile. La contrazione,  estesa a tutti i raggruppamenti, e’ più ampia per energia (-57,2%), beni  di consumo durevoli (-53,1%) e beni strumentali (-36,1%). Rispetto alle  esportazioni, le importazioni registrano una flessione tendenziale più accentuata (-37,9%), con forti cali per tutti i raggruppamenti, i maggiori  per energia (-67,4%) e beni di consumo durevoli (-58,3%). La stima del saldo commerciale a maggio 2020 è pari a +4,149 miliardi  (era +4,334 miliardi a maggio 2019). Diminuisce l’avanzo nell’interscambio  di prodotti non energetici (da +7,806 miliardi per maggio 2019 a +5,230  miliardi per maggio 2020).    

L’EXPORT
A maggio 2020 l’export verso Paesi Mercosur (-51,7%), Turchia (-44,4%) e Giappone (-32,9%) è in forte calo su base annua. Gli acquisti da India (-71,1%), Paesi Opec (-68,3%), Turchia (-54,2%), Russia (-45,8%) e  Svizzera (-43,9%) registrano flessioni tendenziali molto più ampie della  media delle importazioni dai Paesi extra Ue27. In aumento gli acquisti  dalla Cina (+4,0%). Per l’area extra Ue al netto del Regno Unito, a maggio si stima che  l’export aumenti del 38,1% su base mensile e diminuisca del 31% su base  annua. L’import registra un lieve calo sul mese (-2,5%) e un’ampia  flessione sull’anno (-37,7%). Il saldo commerciale è pari a +3,183 miliardi (era +3,099 miliardi a maggio 2019).

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