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Pochi investimenti sulla pubblicità, in calo la raccolta negli Stati Uniti

I numeri sono quelli forniti da GroupM, uno dei principali acquirenti di spazi pubblicitari statunitensi. Il calo si aggira intorno al 13% che tradotto in denaro significa un calo della spesa pubblicitaria dai 238,8 miliardi di dollari del 2019 a 207,9 miliardi, fatti salvi gli investimenti nella pubblicità politica. A dicembre, l’azienda aveva invece previsto un aumento del 4% degli investimenti del 2020.

A partire da marzo, in pieno lockdown, le società dei settori turistico, retail e automobilistico hanno iniziato a tagliare la spesa pubblicitaria. Per la ripresa il comparto spera nelle elezioni presidenziali USA. GroupM ha stimato che, escludendo i profitti nel ramo della politica, la spesa complessiva comunque diminuirà dell’8%. Inoltre, l’azienda ha previsto un calo della pubblicità nel ramo televisivo dell’11%, contro la precedente previsione di leggera crescita. Nonostante la quarantena abbia favorito un aumento dell’audience televisivo, molti brand hanno infatti sospeso gli investimenti televisivi e alcuni grandi inserzionisti hanno provato a sottrarsi dagli accordi siglati in precedenza con le reti di trasmissione e via cavo.

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