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Massimo Franco (Corriere della Sera): «In questa situazione con la manovra non si poteva ottenere di più»

Sul Corriere della Sera Massimo Franco nota che “il duro impatto con la concretezza dei conti e dei vincoli europei costringe tutti a rivedere parole d’ordine utili a prendere voti, ma scivolose quando bisogna governare.

Per questo – sottolinea – il riflesso prudente che sulla manovra si è fatto strada a Palazzo Chigi va accolto positivamente” e “fa bene la premier a dire all’opinione pubblica e al resto della sua coalizione, innamorata delle proprie bandiere elettorali, che in questa situazione non si può ottenere di più”.

Secondo Franco “non è scontato che il monito basterà, ma dovrebbe bastare per fare in modo che la legge di Bilancio sia approvata senza provocare un’impennata della spesa pubblica.

Non a caso, Meloni ha già ribadito che ogni misura dovrà essere presentata solo se avrà un’adeguata copertura finanziaria.

E alcune proposte estemporanee, non tutte purtroppo, sono nate e finite nello spazio di poche ore: a conferma che la tentazione di perseguire una strategia elettorale senza elezioni in vista è un virus dal quale anche l’attuale coalizione fatica a liberarsi.

Ma il gradualismo col quale il governo ha deciso di affrontare un provvedimento controverso come il reddito di cittadinanza è un segnale di consapevolezza del momento difficile del Paese.

La cautela con la quale si muove sulle pensioni e sulla riduzione delle tasse è destinata a scontentare il resto della maggioranza e forse una parte del suo stesso elettorato; eppure è inevitabile.

Il tema semmai – conclude Franco – è quale visione si scorga dietro una manovra che si sforza di apparire responsabile.

E al tempo stesso risente sia delle divergenze tra alleati, sia di una certa insicurezza legata alla paura di offrire pretesti ai pregiudizi europei contro il governo”.

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