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Manca un pasticcere su 3, lievitano i costi per le materie prime | L’allarme di Confartigianato Piemonte

Pasqua si avvicina, ma per i pasticceri piemontesi sarà una festività più complicata del solito. Secondo i dati diffusi da Confartigianato Imprese Piemonte, manca infatti almeno il 37,3% del personale necessario nel comparto dolciario, un settore che conta 3.711 imprese, di cui oltre il 78% artigiane (2.887 realtà).

L’allarme riguarda soprattutto le assunzioni: per il 2024 erano previsti 1.260 ingressi, ma ben 470 posizioni risultano ancora difficili da coprire.

Una carenza di manodopera che, proprio in occasione delle festività, rischia di mettere in difficoltà laboratori e pasticcerie, già alle prese con un altro ostacolo importante: il caro materie prime.

A febbraio, infatti, si sono registrati rincari importanti per gli ingredienti base dei dolci pasquali: il burro è aumentato del 19,2%, il caffè del 18,3%, cacao e cioccolato in polvere del 15,4% e il cioccolato del 9,7%. A questi si aggiunge il rincaro del costo dell’energia, che incide pesantemente sulla preparazione dei prodotti da forno.

“I dolci artigianali di Pasqua rivestono un’importanza fondamentale nelle tradizioni culinarie di questa festività”, ha dichiarato Alessandro Del Trotti, presidente del settore dolciario di Confartigianato Imprese Piemonte. “Realizzati con cura e maestria artigianale, richiedono tempo, dedizione e abilità. Oggi la tecnologia sta aiutando a sopperire alla mancanza di personale, ma il rischio per gli artigiani è che si guardi ai semilavorati o addirittura ai prodotti surgelati finiti, per garantire il prodotto”.

Secondo Del Trotti, l’aumento incontrollato dei prezzi delle materie prime potrebbe riflettersi anche sui consumi, ma per ora è in gran parte assorbito dagli stessi produttori artigiani. “Bisogna trovare soluzioni concrete, altrimenti vedremo la chiusura di molte imprese che, oltre a sostenere il nostro tessuto sociale, contribuiscono a fare grande il nostro Made in Italy”, ha concluso.

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