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[Lo scenario] La priorità deve essere riequilibrare domanda e offerta per evitare la recessione

La recessione in Europa? A deciderlo sarà la gestione della «questione energetica, alla luce degli alti costi dell’energia che hanno spinto l’inflazione». Lo dice Simone Tagliapietra, ricercatore del think tank Bruegel e docente di economia internazionale presso l’università Cattolica di Milano, ad Adnkronos. «È necessario un approccio comune. Vedremo quindi cosa succederà il 30 settembre alla riunione dei ministri Ue dell’Energia. La cosa più importante è riequilibrare il mismatch tra domanda e offerta. E per fare questo bisogna ridurre la domanda di gas ed elettricità in modo ordinato, senza riduzioni forzose».

«La proposta principale della Commissione europea, di ridurre il consumo di elettricità, è sensata, così come lo è quella sulle infra-marginal taxes, ossia sul tassare gli extraprofitti, che potrebbe aiutare i governi a far fronte al rialzo dei prezzi, visto che hanno già dovuto spendere circa 300 miliardi per calmierare i prezzi». Il price cap sul gas, invece, secondo Tagliapietra «presenta maggiori criticità perché il rischio è di diminuire l’afflusso di fonti alternative di approvvigionamento. Quindi è giusto l’approccio della Von der Leyen, ossia sedersi attorno a un tavolo con i Paesi produttori, a cominciare dalla Norvegia, che hanno bisogno di stabilità e di visibilità. Solo così si può raggiungere un accordo sul prezzo».

Rispetto a una possibile azione speculativa sulla Borsa di Amsterdam, evocata da taluni, l’economista getta acqua sul fuoco: «In realtà il prezzo è elevato perché c’è scarsità di forniture. È vero che una parte del trading avviene sul Ttf, ma il mercato si limita a rispondere a ciò che avviene. E del resto c’è stato un calo importante, perché sono successe delle cose: fonti alternative di approvvigionamento, rigassificatori fluttuanti, riduzione della domanda. Può anche esserci una parte di speculazione, ma la cosa più importante è porre rimedio al disequilibrio tra domanda e offerta, con una riduzione ordinata della domanda. Così in inverno abbasseremo un po’ i prezzi». 

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