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[L’iniziativa] Tim Cook, CEO Apple, riceve la laurea honoris causa dall’Università Federico II

L’Università degli Studi di Napoli, Federico II, ha conferito a Tim Cook, ceo di Apple, laurea honoris causa in Innovation and international management. Il manager di Cupertino ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dal rettore Matteo Lorito, che ha introdotto la cerimonia con Adele Caldarelli, direttore del Dipartimento di Economia, mentre la Laudatio accademica è stata affidata a Luigi Cantone, docente di Economia e gestione delle imprese dell’ateneo federiciano.

In prima fila, nell’aula magna storica, il console degli Stati Uniti d’America a Napoli Tracy Roberts-Pounds, il sindaco partenopeo, Gaetano Manfredi, il prefetto Claudio Palomba, il questore Alessandro Giuliano, il presidente della Corte d’Appello Giuseppe de Carolis di Prossedi e il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis. «Incontriamo una delle grandi menti del nostro tempo, è un momento veramente importante e storico che» ha detto il rettore Lorito «parte dalla considerazione che i valori che Tim Cook ha introdotto in questa gigantesca azienda che è la Apple sono vicini anche a quelli che noi portiamo avanti da circa 800 anni, quindi formazione, accessibilità per tutti alla formazione, sicurezza, inclusione».

Il rapporto tra Federico II e Apple, ha sottolineato, «si è consolidato con l’accordo stipulato un anno fa per la Apple Developer Academy, un progetto sperimentale e diventata oggi una realtà strutturale. Lì è nata l’idea di proporre questa laurea honoris causa a Tim Cook». Il ceo di Apple si è detto «onorato di ricevere questo riconoscimento da un’istituzione con una storia così illustre, che ha istruito alcune tra le menti più brillanti per quasi 800 anni». Nel corso della lectio magistralis ha poi sottolineato: «Apprezziamo molto la nostra partnership che ha portato alla prima Academy europea proprio qui a Napoli. Da quando abbiamo avviato il programma, l’Academy ha insegnato a quasi 2mila studenti di 77 Paesi diversi a costruire le proprie app e a dare vita alle proprie idee».

Futuro può sembrare incerto, ma non posso che essere ottimista. Rivolgendosi agli studenti Tim Cook ha poi proseguito: «So che oggi il futuro può sembrare incerto, ma non posso che sentirmi ottimista perché ovunque guardo vedo potenzialità, le vedo qui a Napoli, le vedo in questa straordinaria università e lo vedo soprattutto in voi. Il nostro mondo è complesso, e lo diventa sempre più ogni giorno, ma quando le cose diventano troppo complicate, bisogna fermarsi e chiedersi: “Ho posto le domande giuste?”. Vi state facendo guidare dai vostri valori verso la giusta risposta?».

«Oggi la questione non è solo come migliorare la tecnologia, se non ci chiediamo anche come la tecnologia può migliorare la vita delle persone», ha aggiunto. «Stiamo vivendo un momento storico cruciale: dalla devastante guerra in Ucraina alla profonda incertezza che pervade l’economia globale, non c’è dubbio che ci troviamo davanti a sfide fuori dal comune. Eppure» ha evidenziato Cook «questo è anche un momento di opportunità senza precedenti: è un momento in cui la promessa e il potenziale dell’innovazione crescono più rapidamente che mai».

Cook si è poi soffermato sul tema del cambiamento climatico: «Sono sempre i nostri valori a guidare l’impegno contro il cambiamento climatico. Non occorre guardare lontano per rendersi conto dell’urgenza di questa sfida. Dalle ondate di calore letali in Europa e altrove, alle inondazioni catastrofiche in Pakistan e, proprio di recente, in Italia, le conseguenze del cambiamento climatico sono impossibili da ignorare. E noi di Apple siamo determinati a fare la nostra parte. Da oltre due anni» ha ricordato «siamo carbon neutral in tutte le nostre attività globali. E ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di estendere questi progressi all’intera catena di fornitura e al ciclo di vita dei nostri dispositivi entro il 2030».

Tra i temi toccati anche quello della privacy: «Nel perseguire l’innovazione in Apple» ha detto Cook «affrontiamo ogni scelta mettendo costantemente al centro i nostri valori. Crediamo che la privacy sia un diritto umano fondamentale, quindi, innoviamo per dare alle persone un maggiore controllo sulle loro informazioni personali. E continuiamo a richiedere regolamentazioni severe a protezione della privacy in tutto il mondo». Soddisfatto anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «Tim Cook è rimasto impressionato dalla città e da questa esperienza di San Giovanni (sede della Apple Accademy, ndr) che lui considera straordinaria, molto positiva e perfettamente nello spirito di quella che è la missione di Apple, cioè utilizzare l’innovazione come grande strumento di trasformazione sociale, di creazione dei diritti, di riduzione dei divari».

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