Nel 2024 le vendite italiane all’estero hanno toccato i 623,5 miliardi di euro, con un calo di 2,4 miliardi (-0,4%) rispetto al 2023. Tuttavia, rispetto al 2019, anno pre-Covid, l’export è cresciuto di 143 miliardi (+30%).
La regione leader rimane la Lombardia, con 163,9 miliardi di vendite all’estero, seguita da Emilia-Romagna (83,6 miliardi) e Veneto (80,1 miliardi). Lo rileva un’analisi realizzata dall’ufficio studi della Cgia.
La Toscana si posiziona al quarto posto, trainata soprattutto dall’export di medicinali e dalla lavorazione di gioielli e pietre preziose.
Con 63 miliardi di export, ha superato il Piemonte, che risente della crisi dell’automotive. Rispetto al 2023, la Toscana ha registrato un aumento di 7,5 miliardi (+13,6%).
Milano è la provincia italiana con il maggior volume di esportazioni, pari a 57,9 miliardi nel 2024, seguita da Torino (25,7 miliardi) e Firenze (24,5 miliardi), che grazie alle vendite di medicinali e preparati farmaceutici è salita al terzo posto a livello nazionale.
Subito fuori dal podio troviamo Vicenza (22,7 miliardi), Bergamo (20,6 miliardi) e Brescia (20,1 miliardi).
Nel 2024, la voce merceologica più venduta al mondo è costituita da medicinali e farmaci. Il valore economico ha raggiunto quasi 50,8 miliardi di euro (+10,3% rispetto al 2023).
Seguono le altre macchine di impiego generale (forni, bruciatori, macchine e apparecchi di sollevamento/movimentazione, etc.) con 34 miliardi (+2%), le macchine di impiego generale (motori, turbine, compressori, altre pompe, etc.) con 29 miliardi (+0,1%), le altre macchine per impieghi speciali (per la metallurgia, l’industria alimentare, per lavanderie, il Tac, etc.) con 24 miliardi (-3%) e gli autoveicoli con 23,8 miliardi (-16,7%).
Tra le primissime posizioni segnaliamo lo score ottenuto dalla gioielleria e lavorazione pietre preziose che nel 2024 ha raggiunto i 15,9 miliardi di export (+38,9% rispetto al 2023).