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Lavoro: competenze? A fare la differenza per i recruiter sono le esperienze sportive | L’analisi degli esperti

Le competenze da sole non bastano: a fare la differenza agli occhi dei recruiter ora sono le esperienze sportive, che con i loro valori e le loro dinamiche comunicano meglio di qualunque altro ambito capacità e attitudini.

“La prestazione è il riflesso diretto dell’impegno, della tecnica e della determinazione. Il talento può dare una spinta iniziale, ma è il lavoro quotidiano, la capacità di rimanere concentrati, di gestire la pressione e di affrontare i propri limiti che costruisce davvero il risultato. Tutte queste competenze, che maturano nello sport, sono le stesse che ci portiamo anche nel lavoro: affrontare una sfida con lucidità, fare squadra, rialzarsi dopo un errore. Lo sport è una palestra, non solo fisica, ma soprattutto mentale”, spiegano gli esperti Matteo Restivo e Lorenzo Zazzeri, nuotatori olimpici e conduttori del podcast Sportiva-Mente, in cui esplorano come le dinamiche sportive si riflettano nel mondo del lavoro.

L’obiettivo è divulgare come le competenze acquisite in contesti non convenzionali possano tradursi in vantaggi concreti nel mondo professionale. La dedizione agli allenamenti, la gestione della pressione pre-gara — un aspetto che può essere paragonato alla gestione dello stress in ambito lavorativo — la collaborazione con i compagni di squadra, la capacità di rialzarsi dopo una sconfitta, la definizione di obiettivi e la perseveranza nel raggiungerli: sono tutte competenze preziose e altamente trasferibili al contesto professionale.

Indicare nel curriculum il proprio impegno nello sport, specificando il livello raggiunto e il ruolo ricoperto, può comunicare ai selezionatori importanti qualità personali. Come testimoniato anche nell’episodio dedicato del podcast, spesso l’enorme valore formativo dell’esperienza sportiva rischia di rimanere inespresso nel curriculum vitae.

Proprio per valorizzare questo patrimonio, è fondamentale fornire strumenti che rendano visibili queste competenze: attraverso un processo di valutazione mirato, è possibile certificare abilità cruciali come la gestione del tempo, la resilienza, la leadership e il team working, traducendole in un linguaggio professionale efficace.

“Per chi si affaccia al mondo del lavoro, inserire queste competenze rappresenta un elemento distintivo fondamentale nel CV, comunicando ai selezionatori un set di abilità umane preziose e difficilmente quantificabili con i soli strumenti tradizionali”.

A dirlo è Donatella Pinto, presidente di Arca Partners srl e ideatrice di SportQB®, programma innovativo che certifica le competenze trasversali acquisite attraverso la pratica sportiva e le rende comprensibili e apprezzate nel contesto lavorativo.

Mentre gli algoritmi analizzano dati – fa notare – la visione prospettica, la leadership, la gestione dello stress e la capacità di lavorare in team: sono le caratteristiche intrinseche che fanno la vera differenza e che un algoritmo da solo non può pienamente valutare.

“Il percorso verso le decisioni che riguardano la carriera professionale – sottolinea – è spesso costellato di incertezze. Ci troviamo a dover bilanciare un approccio analitico, basato sulla valutazione di dati e scenari futuri, con le nostre inclinazioni personali e le passioni che ci animano. Non esiste una formula magica per prendere la decisione ‘giusta’, ma un elemento si rivela costantemente prezioso: la ricerca attiva di supporto e di prospettive esterne. Parlare con persone di fiducia, professionisti che operano nei settori di nostro interesse o esperti in orientamento, può offrire spunti di riflessione inediti e aiutarci a considerare aspetti che da soli potremmo trascurare. Anche ricevere feedback diversi, talvolta contrastanti, può stimolare una visione più ampia e consapevole delle opzioni disponibili”.

In questo contesto, “l’orientamento professionale e scolastico rimane uno degli strumenti fondamentali per acquisire una maggiore chiarezza sul proprio profilo di competenze, sui propri interessi e sulle reali opportunità del mercato del lavoro. Comprendere le proprie attitudini e passioni, unitamente a una solida conoscenza del panorama professionale, permette di effettuare scelte più mirate e di costruire un percorso di crescita personale e professionale più efficace e soddisfacente”.

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