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La guerra in Ucraina e la partita triangolare tra Usa, Cina e Russia | Lo scenario

“La guerra in Ucraina si rivela apertamente per ciò che è sempre stata: posta in gioco in una partita triangolare fra Stati Uniti, Cina e Russia”.

Sul Corriere della Sera, Angelo Panebianco ricorda la situazione in atto e parla dell’’Europa e dei rischi inevitabili’: “Il mondo – scrive l’editorialista – è diventato multipolare ma, come ha osservato un acuto commentatore, Robert Kagan, c’è poco da stare allegri. I sistemi internazionali multipolari del passato non erano pacifici.

La differenza – e che differenza – è che oggi le grandi potenze (e anche qualche media potenza) dispongono di armi nucleari.

L’unico modo che abbiamo noi occidentali per arginare il caos montante in età multipolare, e per difendere i beni di cui abbiamo fin qui goduto (pace, libertà, prosperità) è mantenere, oggi e in futuro, unità e coesione.

Proprio ciò che russi e cinesi pensano che non saremo in grado di mantenere a lungo.

Le due grandi potenze autoritarie, come recita un antico detto cinese, sono sedute sul greto del fiume e aspettano che passi davanti a loro il cadavere del nemico, del mondo occidentale.

E – aggiunge Panebianco – non mancano le ragioni che rendono l’attesa russa e cinese tutt’altro che campata in aria.

Dopo le Presidenze del disimpegno (Obama e Trump) con Biden, causa la guerra di Putin, l’America è tornata, è di nuovo impegnata nella difesa dell’Europa.

Ma tutto ciò quanto durerà? Non è affatto sicuro che le prossime Amministrazioni americane confermeranno le scelte di Biden. C’è l’Asia, c’è la Cina da contenere, e c’è una società americana divisa e polarizzata una parte della quale non capisce perché i ricchi europei non debbano difendersi da soli.

E c’è per contro un’Europa che non è in grado di stare in piedi autonomamente. Un elemento che indebolisce l’Europa è dato dal fatto che una parte dell’opinione pubblica europea (in Italia è più forte che altrove) è impreparata a fronteggiare i rischi crescenti connessi alla nascita di un mondo multipolare.

Il futuro, come sempre, è aperto. Le nostre scelte e le nostre azioni – conclude – decideranno del nostro futuro”.

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