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La destra è chiamata a dare risposte concrete e strutturali | L’analisi di Ernesto Galli Della Loggia

«Siamo un Paese geologicamente sfasciato, devastato dal turismo di massa; un Paese dove non si fanno più bambini e dove l’evasione fiscale raggiunge la cifra mostruosa di 90 miliardi l’anno». A scriverlo è Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera. «Per molti aspetti» spiega, «l’Italia che la destra eredita è un Paese con le spalle al muro». Non è né la sostituzione degli occupanti di alcune poltrone né l’offerta di nuovi sfondi storico-identitari ciò che interessa al Paese: ben altri sono gli ambiti nei quali l’opinione pubblica si aspetta che la destra mostri la sua capacità di cambiare le cose.

«Un Paese dove la sanità pubblica è sempre più in sofferenza; dove i servizi di trasporto urbano da Roma in giù sono un calvario; dove abbiamo più laureati solo della Romania. Un Paese con una giustizia dai tempi biblici servita da un corpo di magistrati troppo spesso inadeguati. L’elenco potrebbe continuare ancora a lungo ma alla fine un dato risulta evidente: moltissimo di ciò che non funziona rimanda in un modo o nell’altro a un solo fattore: allo Stato, alle regole con cui questo funziona e al suo personale. Cambiare il modo d’essere di tutte le amministrazioni pubbliche è ciò di cui l’Italia ha il più urgente bisogno».

«Si tratta di un vasto programma, certo. Ma se il Paese ha dato fiducia a questa destra è perché si è convinto che servisse proprio una novità politica di tale forza per realizzare qualcosa al di fuori dall’ordinario. Però, per affrontare con qualche speranza di successo un’attesa di tale portata, non bastano i numeri di una maggioranza. Serve invece una leadership capace di dar voce al Paese parlando a tutto il Paese. Giorgia Meloni ne avrebbe probabilmente la capacità, ma finora non c’è riuscita. Il suo resta un discorso fortemente divisivo. Laddove una leadership nazionale rivolta a quella svolta di cui l’Italia ha un assoluto bisogno, dovrebbe invece rivolgersi all’intera collettività nazionale».

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