I Paesi poveri colpiti dalla crisi climatica non dovrebbero essere costretti a pagare i loro debiti. Lo ha detto al Guardian la direttrice del Fondo monetario internazionale (Fmi) Kristalina Georgieva, prima di un vertice globale sulla finanza climatica, spiegando che ridurre il debito ai Paesi che soffrono di condizioni meteorologiche estreme è una questione urgente. Le condizioni meteorologiche estreme stanno colpendo duramente tutto il mondo e i Paesi che già affrontano montagne di debiti non possono permettersi di onorarli, in particolare in un momento di alti tassi di interesse.
“La riduzione tempestiva del debito è essenziale”, ha affermato la Georgieva. ”Sono orgogliosa di dire che il Fondo non è stato negligente su questo tema. Quando i Paesi sono colpiti da shock climatici, forniamo finanziamenti per coprire i loro obblighi”. Fra le azioni richieste per fronteggiare la crisi climatica, la direttrice dell’Fmi ha proposto anche quella del “debito per gli scambi climatici”, in base alla quale i donatori rinunciano a parte dei loro interessi o rimborsi e il denaro viene dirottato verso azioni che riducono le emissioni di gas serra o migliorano la resilienza dei paesi agli shock climatici.
La Georgieva ha avvertito che i finanziamenti per i Paesi poveri per far fronte alla crisi climatica sono gravemente carenti. “Siamo molto indietro – ha aggiunto – in termini di riduzione delle emissioni e molto indietro nella mobilitazione di finanziamenti per i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo, dove la crescita delle emissioni è più significativa”.